L’Ordine degli Avvocati interviene sulla riforma pensionistica, respinge il progetto proposto dal Governo ‘in
particolare nella parte in cui accorpa indebitamente categorie assolutamente
disomogenee tra loro, quali liberi professionisti, artigiani e
commercianti’ e preannuncia sciopero dal 6 giugno prossimo, ‘respingendo completamente il progetto proposto dal Governo’.
Gli artigiani ed i commercianti
organizzano la loro attività in forma imprenditoriale o societaria, magari
divenendo dipendenti della stessa loro società, mentre i liberi professionisti,
offrono servizi in forza della loro personale professionalità; questa è anche la
ragione per cui i liberi professionisti normalmente vanno in pensione ben oltre
il conseguimento dell’età pensionabile, diversamente da commercianti e
artigiani.Del resto, la distinzione tra le categorie è netta anche sul piano
fiscale: i professionisti, tenuti alla dichiarazione analitica dei loro redditi,
denunciano somme superiori a quelle di commercianti ed artigiani, ai quali,
peraltro, è concessa, in determinati casi, la determinazione forfettaria del
reddito.
Queste differenze si sono ovviamente ripercosse sui rispettivi
autonomi fondi pensionistici: il fondo pensioni dei liberi professionisti è in
attivo di ben 7 milioni di euro e può mantenersi in equilibrio negli anni con
piccoli interventi sulle aliquote contributive; quello di artigiani e
commercianti, ha presentato e continuerà a presentare un passivo superiore ai
10milioni annui!
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