San Marino. L’8 marzo donne Cdls in udienza dai Reggenti

San Marino. L’8 marzo donne Cdls in udienza dai Reggenti

“E’ il mondo femminile quello che ha pagato il prezzo più alto dell’ emergenza Covid e in occasione dell’8 marzo il Gruppo Donne CDLS sarà ricevuto in udienza dai Capitani Reggenti.

Un incontro – si legge in una nota – per illustrare ai Capi di Stato il documento “Parità e diritti oltre la Pandemia. Il nostro futuro senza disuguaglianze“. Documento che ha al centro il tema della parità di genere e che contiene un pacchetto di proposte mirate a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle donne .

“In questi lunghi mesi di pandemia per le donne non c’è stato riposo – si legge nella lettera che il segretario Gianluca Montanari ha inviato alle 3mila iscritte CDLS – Sempre in prima linea già durante il primo lockdown della scorsa primavera, le donne hanno dovuto fare fronte a un repentino sovraccarico di lavoro familiare, dovuto soprattutto alla combinazione dello smart working e della didattica a distanza dei figli, con strappi e prezzi da pagare al loro tempo libero, al mondo degli affetti, alla loro vita”.

Del resto sono i numeri a spiegare che anche a San Marino la parità di genere è un traguardo ancora lontano: negli ultimi cinque anni, fra i lavoratori dipendenti, gli uomini crescono dell’11% e le donne solo del 5%. Mentre nello stesso periodo va sempre alle donne il record negativo della disoccupazione: la ripartizione sul totale dei disoccupati si attesta all’incirca su 70% donne e 30% uomini. Stando quindi agli ultimi dati diramati dall’Ufficio Statistica, che registra un numero di disoccupati poco sotto le mille unità, sono circa 600 le donne senza lavoro.

Anche la fotografia sulla struttura del mondo del lavoro privato ci rimanda ad una situazione ancora lontana da un equilibrio di genere. Sul totale dei contratti a tempo determinato infatti le donne rappresentano il 62% contro il 38% degli uomini. Sul fronte delle qualifiche solo il 22% di donne ricopre il ruolo da dirigente e poco più del 30% ha un ruolo di responsabile. Addirittura fra i capireparto le donne sono solamente il 5%. Le donne, infine, con il 58%, prevalgono unicamente fra gli impiegati.

Numeri che l’emergenza Covid rischia di peggiorare: “Sono le donne – si legge sempre nella missiva del segretario CDLS – che devono fare i conti con le peggiori prospettive occupazionali: i settori lavorativi più penalizzati dalla pandemia, come bar, alberghi, ristoranti, negozi, servizi alla persona, sono infatti quelli con più alta occupazione femminile. Per questo serve una svolta concreta che finalmente ci incammini verso quella parità di genere che ancora oggi sembra così lontana”.

Svolta concreta che il Gruppo Donne della Confederazione Democratica ha messo nero su bianco nel documento-proposta che lunedì consegneranno alla Reggenza”.

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