La cassazione conferma la confisca per equivalente di 390.330,39 euro
Il caso è la cosiddetta “Rottamopoli”. Il denaro di provenienza illecita sarà definitivamente incamerato all’Erario Sammarinese
ANTONIO FABBRI. Il principio che pone la Corte di Cassazione italiana è, dal punto di vista del diritto, determinante, perché stabilisce che il reato di autoriciclaggio per il quale un imputato abbia subito condanna definitiva nella Repubblica di San Marino può esplicare i suoi effetti in Italia, quanto a confisca per equivalente, ancorché all’epoca dei fatti l’autoriciclaggio, appunto, non fosse ancora reato nel Belpaese. Dal punto di vista della sostanza la decisione della Cassazione porterà all’incameramento definitivo da parte dell’erario sammarinese di quasi 400mila euro, e attesta come le indagini, i processi e la procedura sul Titano si siano svolti correttamente. Non solo. La Sentenza della Cassazione appare fissare un principio in controtendenza anche con l’ultima discussa sentenza del giudice Vitaliano Esposito, poiché stabilisce come il ne bis in idem internazionale non sia da un alto applicabile tra San Marino e Italia, e dall’altro che i fatti contestati in Italia e San Marino, benché legati ad una medesima vicenda, non fossero gli stessi, configurando nei due stati diverse fattispecie di reato contestate, come accaduto anche nel caso Mose2, del quale invece sul Titano è stata dichiarata la non procedibilità per il ne bis in idem internazionale dal Giudice per i Rimedi straordinari. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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