La Csdl, Confederazione Sammarinese del Lavoro, alla vigilia dell’8 marzo, ricorda come la crisi colpisce soprattutto e prima di tutto le donne. Il 66% di
disoccupati sono infatti donne.
7 marzo 2012 – La crisi economica sammarinese ha
sempre più connotati femminili. Il primo dato a dimostrarlo è quello della
disoccupazione. Su 1.115 iscritti alle liste collocamento, ben 731 sono donne,
quindi il 66% dei disoccupati. Le donne stanno pagando ancor più degli uomini
non solo gli effetti della crisi economica, che ha bruciato in due anni almeno
mille posti di lavoro, ma anche l’ulteriore flessibilizzazione e precarizzazione
portata al mondo del lavoro.
[…]
L’esigenza prioritaria rimane quella di superare la
crisi con politiche di equità e attraverso un progetto di sviluppo che reimposti
e rilanci il sistema sammarinese, che deve tendere verso la promozione di
un’economia diversificata e di qualità. Un nuovo modello di sviluppo in cui le
donne possono svolgere un ruolo centrale, in quanto hanno doti di estrema
versatilità e quelle conoscenze e capacità che servono proprio a promuovere
l’economia della qualità e della conoscenza, che è la sola su cui San Marino può
puntare.
Leggi il comunicato CSdL