San Marino. La CSU chiede di “ripensare alla chiusura delle Scuole Superiori”

San Marino. La CSU chiede di “ripensare alla chiusura delle Scuole Superiori”

“Le Federazioni Pubblico Impiego della CSU stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione emergenziale Covid-19 e l’impatto che sta avendo sui lavoratori dei servizi essenziali della Pubblica Amministrazione.

In particolare ci preoccupa – come già da noi segnalato al Segretario di Stato per la Sanità ed ai vertici dell’ISS – la situazione di grande stress a cui è sottoposto tutto l’ISS e le sue articolazioni Ospedaliere e Territoriali e particolarmente l’Area Critica.

Ogni comportamento ed ogni prescrizione emanata deve essere osservata scrupolosamente da tutti i cittadini per impedire l’aumento dei contagi, per salvaguardare i nostri familiari ed in particolare le persone più anziane o debilitate, così come i colleghi di lavoro e gli operatori che lavorano nella nostra struttura sanitaria.

Non possiamo non rilevare come nella gestione dell’emergenza alcuni orientamenti del Governo non siano sempre stati coerenti e univoci, nella direzione di una estrema prudenza e attenzione anche nelle attività extrascolastiche.

Condividiamo pienamente quanto affermato dagli insegnanti della Scuola Superiore nel comunicato del Collegio Docenti: la situazione dei contagi nell’ambito scolastico è attualmente molto ridotta. Inoltre tutti gli Ordini di Scuola sono pronti ed in grado di mettere in pratica diversi scenari che, insieme al Dipartimento Istruzione, hanno predisposto ed attentamente analizzato prima dell’inizio dell’anno Scolastico, per evitare la chiusura delle scuole.

Abbiamo condiviso l’impegno comune di tutte le parti in causa per garantire a tutti gli alunni la didattica in presenza; facciamo quindi molta fatica a comprendere la scelta drastica di sospensione totale della stessa didattica in presenza alle Scuole Superiori, anziché applicare misure più graduali e mirate, tra l’altro più facilmente realizzabili con i ragazzi anagraficamente più grandi.

Auspichiamo quindi che il Governo, ascoltando i suggerimenti che provengono da parte degli insegnanti, concretizzi un immediato ripensamento riguardo alla decisione presa e decida per una più ragionevole applicazione di misure intermedie e mirate che consentano al più presto il ritorno degli alunni a scuola ed il riavvio della didattica in presenza”.

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