San Marino.La Dc non doveva scendere in piazza, Teodoro Lonfernini

San Marino.La Dc non doveva scendere in piazza, Teodoro Lonfernini
Il Resto del Carlino
Il consigliere della Dc Teodoro Lonfernini sconfessa la decisione di scendere in piazza
“Salva-Banche, un autogol uscire dall’Aula”
Noi non siamo Rete, non siamo quelli che urlano in piazza. Il nostro ruolo è quello di stare dentro le istituzioni sempre
«CI SIAMO siamo fatti un autogol». Ci ripensa Teodoro Lonfernini a quella calda sessione del Consiglio grande e generale di agosto. La sua Dc, proprio come gran parte dei partiti di opposizione, ha deciso di abbandonare l’Aula e scendere in piazza a protestare. Al centro delle polemiche i decreti salva-risparmi che hanno tenuto banco durante l’estate sammarinese e non solo in Consiglio. «E’ stata una scelta dettata certamente dalle condizioni con cui siamo costretti a svolgere, anzi a non svolgere – spiega il consigliere del Pdcs – pienamente il nostro ruolo istituzionale, questo a causa dell’agire di una maggioranza, quella di Adesso.sm, completamente assorbita e dedita più alla gestione del potere puro che al rispetto delle regole democratiche e istituzionali. Ma in questo modo abbiamo lasciato loro campo libero rinunciando a lottare per le nostre idee». Una decisione, raggiunta a maggioranza, che ancora fa storcere il naso a qualcuno. «Abbiamo generato nell’opinione pubblica sentimenti diversi. C’è chi sostiene che è stato giusto rimanere fuori e chi sostiene che invece il nostro compito è quello di stare dentro le istituzioni sempre e comunque».
IL RUOLO della Dc, anche se all’opposizione, Lonfernini lo ha chiaro in mente. «Noi non siamo né Rete né altri movimenti – dice – noi non siamo coloro che urlano in piazza pensando che la politica debba spostarsi di luogo nel sostenere le proprie convinzioni politiche». E ha chiaro anche dove si dovrà focalizzare l’attenzione in futuro. «L’esperienza di opposizione per noi non è nuova – ricorda – e abbiamo cercato di calarci nel nuovo ruolo sempre in maniera credibile. Anche se ultimamente ci siamo un po’ fossilizzati sulla situazione bancaria. Con questo non voglio dire che la questione non sia spinosa e importantissima per il nostro Paese, ma ci sono anche altri punti su cui battere. Non è utile, sempre e comunque, buttare benzina dove c’è un incendio».
DIFFICILE per il consigliere della Dc trovare ‘del buono’ nei sette mesi e mezzo di governo di Adesso.sm. «Diciamo che il nostro ruolo è anche quello di osservatori privilegiati di quello che sta facendo il governo – spiega – Mi sarei aspettato quella coerenza che avevano sbandierato in campagna elettorale, ma anche più sincerità nel confronto e una maggiore trasparenza. Oltre ad aspettarmi più coraggio. Non hanno mai avuto nemmeno rispetto politico per chi sta all’opposizione». Qualcosa di positivo c’è. «La compattezza con la quale il governo continua ad agire. Ci fosse stata tra noi nella scorsa legislatura…».

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