San Marino. La maggioranza che resta va avanti: “Al lavoro per continuare ad assumerci la responsabilità di governare questo paese”

San Marino. La maggioranza che resta va avanti: “Al lavoro per continuare ad assumerci la responsabilità di governare questo paese”

La maggioranza che resta va avanti: “Al lavoro per continuare ad assumerci la responsabilità di governare questo paese”

ANTONIO FABBRI- La maggioranza che resta è decisa ad andare avanti. E’ una maggioranza sostanzialmente dall’indole democristiana, nel senso che schiva lo scontro, dribbla le domande più dirette, comunque punta ad abbassare i toni, almeno per il momento, e fa appello alla responsabilità. Così, all’indomani della Conferenza stampa di Rete, la Dc con a fianco Domani Motus Liberi, Npr e Gruppo misto di maggioranza comunica che si andrà avanti. “Il messaggio che vogliamo dare – dice il capogruppo Francsco Mussoni – è di natura politica ed è che noi siamo al lavoro per continuare ad assumerci la responsabilità di governare questo Paese, con questa maggioranza per portare a compimento i progetti, i dossier numerosi che sono in discussione da mesi e per dare una continuità politica e istituzionale al nostro Paese nel percorso di associazione all’Unione europea, al rilancio forte dello sviluppo economico e di conservare il valore della stabilità politica e della azione per difendere gli interessi nazionali e il lavoro finora svolto da questa maggioranza, che è stato particolarmente difficile e lungo in questi anni”, ha detto Mussoni.

Ha poi preso la parola il presidente di Domani Motus Liberi Lorenzo Forcellini Reffi: “E’ chiaro che questo è un momento comunque importante. Non sono neanche ipocrita da non voler ammettere che il rapporto tra Rete e Motus non è stato facile, ma diciamo che l’obiettivo della maggioranza era uno: di permettere al paese di crescere e noi conosciamo solamente un modo per fare questo: lavorare e portare dei provvedimenti. Noi pensiamo – ha aggiunto Forcellini Reffi – che la maggioranza possa fare i propri sforzi per lavorare per la Repubblica di San Marino. Abbiamo tanti progetti da concretizzare e se c’è volontà della maggioranza di condividere questo, penso sia la cosa più importante. Lavoriamo, le chiacchiere e le strategie le lasciamo ad altri”.

Per Npr ha preso la parola il presidente del Psd, Matteo Rossi. “C’è senso di responsabilità rispetto a un percorso iniziato con questa legisltura che non si vuole rinnegare. Riconosciamo il ruolo di Rete in determinati passaggi: la riforma costituzionale e i provvedimeti sulla giustizia. Ora ci sono degli obiettivi da perseguire, primo fra tutti la chiusura del negoziato. Poi ci sarà la visita di Mattarella a ottobre, di grande importanza per il lavoro svolto. Quindi le politiche di sviluppo, da portare avanti. Nelle prossime ore – aggiunge – stileremo la road map delle priorità. Le risposte vanno date con il lavoro e credo che i risultati parleranno per tutti noi”.

“Occorre andare oltre anche rispetto alla contingenza segnata dallo strappo di Rete – ha detto Rossano Fabbri per il Gruppo misto di maggioranza – Il Paese vuole soltanto chiarezza. Occorre concentrarsi su poche ma importanti cose da fare per chiudere la legislatura, per poi dare voce ai sammarinesi. Europa, rapporti bilaterali e messa in sicurezza del bilancio, noi vogliamo migliorare. Se Rete vorrà partecipare per il bene comune, noi siamo, non abbiamo preclusioni. Ultima considerazione è il dialogo: occorre fare ancor meglio di quanto fatto finora, per il Paese. Soprattutto dialogare con rispetto all’interno dell’aula. Non riteniamo che in questa fase la ricetta delle elezioni proposta dalle opposizioni sia giusta. Ci possano essere le condizioni per risultati importanti”.

Il vice segretario Dc Manuel Ciavatta sottolinea che “stiamo facendo una scommessa importante. Portare avanti con numeri inferiori alla normalità l’azione di maggioranza è sicuramente più complicato, ma necessario per prendere il treno dell’Europa che potrebbe essere l’ultima opportunità che abbiamo. Non possiamo permetterci di non raggiungere questo risultato, cambia struttura rapporto di San Marino con l’esterno. Altre contingenze che sono l’energia, il bilancio su cui occorre fare ogni sforzo. Abbiamo registrato positivamente che Rete non abbia rinnegato niente e che su obiettivi condivisibili saranno disposti al dialogo”.

Poi gli esponenti dei partiti di maggioranza sottolineano che adesso occorreranno vari passaggi istituzionali, dalla riassegnazione delle due delle importanti Segreterie lasciate scoperte, che probabilmente nella prima fase saranno affidate ad interim a due degli otto segretari in carica, ma anche il riassetto istituzionale delle commissioni e dei vari organismi. “I dettagli – affermano – saranno definiti in questi giorni”. Al momento i conti si fanno con una maggioranza di 32 voti. Risicata, alla quale non è però escluso possa unirsi qualcuno.

Quanto alle dichiarazioni di Rete circa il fatto che gli altri Segretari non abbiano svolto il proprio compito, che i loro provvedimenti siano stati contrastati e che ci sia stato baratto tra appoggio di pratiche e voto in Consiglio, la maggioranza rimasta glissa. “Non vogliamo parlare di Rete – dice Mussoni – ma vogliamo parlare di quello che c’è da fare. Abbiamo già dichiarato che dal nostro punto di vista si è trattato di una scelta irresponsabile. Intendiamo concentrarci su quello che c’è da fare”, ha ribadito affermando che i gruppi presenti rimasti in maggioranza intendono mettere a punto i dossier aperti, con le priorità, appunto, dell’Europa e del rilancio economico. “C’è un pacchetto di progetti prodotti da tutte le forze, gli incontri di questi giorni in questa direzione”

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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