San Marino, la manifestazione contro Gatti. Antonio Fabbri

San Marino, la manifestazione contro Gatti. Antonio Fabbri

Antonio Fabbri di l’Informazione di San Marino: Quattro gatti e cinque anatre

Cento o sessanta? Questo è il dilemma. Sarebbero comunque molti. Ma fossero stati anche trenta il numero è elevato. Se si considera che anche dove sono in dieci, in Congresso di Stato, i singoli non ci mettono mai la faccia, quello che è accaduto in Piazza della Libertà è più che un successo.

E’ una svolta epocale nella coscienza sociale. 

Insomma, in un paese dove pure nel governo gli atti dei singoli Segretari di Stato sono ricondotti a responsabilità collegiale, e quindi le colpe sono sempre di tutti, vale a dire che non sono mai di nessuno, contare un centinaio di persone sul Pianello che non hanno paura di esporsi per sostenere un’idea, va al di là di ogni aspettativa.

Perché, si badi bene, quelli che erano lì, soprattutto giovani, non occupavano la piazza per difendere il portafogli o per sostenere un aumento in busta paga o per i diritti contrattuali che consentono un’ora e mezzo in più di ferie o per il permesso per malattia dei figli minori.

Non c’erano rivendicazioni sindacali da fare.

E quando si tratta di non farsi mettere le mani in tasca son tutti bravi a urlare e sbandierare dietro lo schermo collettivo delle sigle sindacali.

Son tutti eroi per il proprio tornaconto. Quelli che erano lì, invece, sostenevano la loro idea: quella che la politica che ha causato il degrado istituzionale ed economico del paese è da superare. Condivisibile o meno, ma sostenevano un’idea. E lo hanno fatto esponendosi in prima persona, in maniera democratica e corretta

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