Le parole del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che chiede a San Marino di smettere di fare “buffonate”, scatenano la reazione del Segretario di Stato Federico Pedini Amati.
“Caro Sindaco Matteo Ricci,
come sai ho grande rispetto per te e per le amministrazioni locali, tanto da aver creato un progetto turistico che le coinvolge e che le mette sullo stesso piano della nostra Repubblica.
Il rispetto, la stima e la ricerca di una costante collaborazione però, non possono in nessun modo giustificare l’ossessione, tua e di altri Sindaci del circondario, di voler legiferare in uno Stato che, per quanto limitrofo, è indipendente da oltre 1700 anni.
Nel tuo post in cui commenti un articolo del Il Resto del Carlino sull’arrivo nella tua città di Vittorio Sgarbi scrivi che a Pesaro le leggi si rispettano sempre e che non si scherza sulla salute delle persone. Nemmeno a San Marino scherziamo, anzi, siamo particolarmente attenti all’evoluzione dei contagi e dell’emergenza sanitaria e soprattutto anche a San Marino rispettiamo le leggi. Le NOSTRE leggi però. I nostri decreti che scriviamo ponderando ogni scelta e prestando attenzione a ciò che accade sul nostro territorio e per il rispetto dei quali abbiamo chiesto aiuto alle nostre Forze dell’Ordine che stanno facendo un lavoro egregio.
Insieme ai colleghi del Congresso di Stato e ai tecnici dell’Ospedale facciamo scelte mirate, oculate, sulle quali ragioniamo per giorni e che tengono in considerazione sempre quale primo fattore la salute delle persone ma non trascurano la grande emergenza economica che insieme a quella sanitaria ci sta colpendo e per affrontare la quale non possiamo che contare sulle nostre forze, non avendo noi i contributi internazionali che invece spettano all’Italia.
Quindi, caro Sindaco, non facciamo “buffonate” perché non siamo buffoni. E francamente, visto che anche lei, come noi tutti, dice di nutrire rispetto per la gloriosa Repubblica di San Marino, ci piacerebbe che abbassasse i toni e verificasse bene se è il caso di rivolgersi in quel modo agli amministratori di un altro Stato che, le piaccia o no, rispetta direttive diverse da quelle dell’Italia.
E’ davvero spiacevole notare come, da una settimana, il rapporto, sempre fraterno, fra San Marino e Italia sia stato inasprito da una polemica che non ha motivo di esistere e quell’importantissimo rapporto diplomatico fatto di mail, contatti telefonici e incontri si sia spostato sui media (a chi giova, poi?).
Concludo, caro Sindaco, che per quanto sarà davvero piacevole, se davvero passasse a trovarci, ascoltare le parole del Prof. Vittorio Sgarbi, non lo scomoderei per il ruolo di ambasciatore, per ciò se deve dirmi qualcosa, la prossima volta chiami me direttamente”
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