San Marino. L’accusa di Rete agli ex alleati di governo: “Non hanno il coraggio di ostacolare le infiltrazioni mafiose”

San Marino. L’accusa di Rete agli ex alleati di governo: “Non hanno il coraggio di ostacolare le infiltrazioni mafiose”

Rete accusa gli ex alleati di non avere il coraggio di ostacolare le infiltrazioni mafiose. Così un post del movimento. In un commento la Giannoni prova ad aggiustarla dicendo che “non è questo il senso”… ma il significato delle parole è chiaro e tutti lo hanno inteso così

Le parole sono sibilline, ma insinuanti e lasciano intendere che non ci sia il coraggio nella maggioranza per contrastare le infiltrazioni mafiose. Lo dice Rete, in particolare in un post rilanciato sul profilo del movimento con tanto di grafica e “faccione”, che riporta una frase di Paolo Rondelli. Anzi mette proprio questo mancato coraggio nel contrasto alla mafia tra le motivazioni dell’uscita di Rete dal governo. “A chi si sta chiedendo perché siamo usciti dalla maggioranza di governo, rispondiamo con molta franchezza: ai nostri ex alleati è mancato il coraggio e questo era tanto evidente da rendere impossibile governare. Le riforme da portare avanti erano tante, ma soprattutto servivano atti di coraggio per limitare e ostacolare le infiltrazioni di tipo mafioso e i poteri capaci di contaminare il sistema sammarinese. È una lotta che abbiamo condotto con forza e orgoglio in tre anni e mezzo di governo e che per noi non è finita. Non siamo e non saremo mai disposti a restare immobili, continueremo a vigilare dai banchi dell’opposizione”.

Come dire, noi vogliamo combattere le infiltrazioni mafiose, gli altri invece no. E’ una accusa grave che poi nei post che seguono non viene presa bene da diversi. Il primo a intervenire è l’avvocato Luca Della Balda: “Parole gravissime quelle che leggo nel comunicato. Da cittadino vorrei sapere (con nomi e cognomi) chi è/sono il/i mafioso/i la cui infiltrazione a San Marino non si è avuto il coraggio di evitare. Quella di Rete mi pare una giustificazione trita e ritrita, che sento sovente pronunciare dai partiti d’opposizione, ma che ritengo generica e non circostanziata. A mio avviso, vivendo quotidianamente il disagio di imprenditori e professionisti nell’operare a San Marino, penso che le priorità e le vere problematiche siano altre… ma io non faccio politica”, dice.

Poi interviene anche chi fa politica, come l’ex alleato del Psd Antonello Bacciocchi: “Sparate forte e nel mucchio, non è una bella roba!”, dice.

Quindi Sara Conti di Rf: “Non trovo corretto lanciare queste dichiarazioni vaghe che fanno pensare che siate venuti a conoscenza di collegamenti con la malavita all’interno del Consiglio. Se il fenomeno di cui parlate, come è stato specificato sopra, è quello che stato ed è trattato in commissione antimafia e, come sapete, è stato anche al centro di un dibattito politico in seduta segreta, non utilizzatelo per coprire e giustificare le vostre decisioni. L’impressione, leggendo questo post è che si voglia coprire una scelta politica, lanciando qualche vaga illazione per innescare il dubbio. Se siete a conoscenza di qualche collegamento malavitoso che riguarda membri del Consiglio Grande e Generale credo sia vostro dovere riferirlo quanto prima nelle sedi opportune. Altrimenti, assumetevi la responsabilità della vostra scelta politica senza alimentare questo tipo di ambiguità”.

Interviene Daniela Giannoni che fa la finta tonta e prova ad aggiustarla: “Scusa Sara, dove leggi contaminazioni rispetto a membri del Consiglio? Questa interpretazione proprio non la comprendo”.

E allora Sara Conti glielo spiega facile facile: “A leggere il post pare proprio che si voglia insinuare il dubbio che qualcuno non volesse agire contro le infiltrazioni di stampo malavitoso. La adducete come ragione per cui siete usciti dal governo… Mi sembra fuorviante come affermazione”.

Replica ancora la Giannoni: “Non è assolutamente questo il senso e continuo a non vedere questa tua interpretazione, forse un tantino faziosa. Ma pazienza”.

Beh, il fatto che non si riesca a dare alle parole che si scrivono il senso del pensiero che si vuole esprimere, è un problema non da poco, anche perché quelle parole hanno proprio il significato che hanno capito tutti, con buona pace della Giannoni

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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