L’informazione di San Marino
L’arretrato da smaltire
Marino Cecchetti
Il consigliere Federico Pedini Amati (Movimento Democratico San Marino Insieme) giovedì scorso si è dimesso da presidente – e da membro – della “Commissione sul Fenomeno delle Infiltrazioni della Criminalità Organizzata” (in breve Antimafia). L’Antimafia è una delle commissioni alla cui presidenza si usa nominare un consigliere dell’opposizione. Le dimissioni di Pedini Amati arrivano quando, in Commissione, è ancora aperto il caso Matteo Messina Denaro.
Un caso di cui si è venuti a conoscenza nel giugno 2017 quando i consiglieri della Commissione appartenenti alla maggioranza hanno presentato un’interpellanza in Consiglio Grande e Generale. Così si è saputo che l’Italia ha chiesto a San Marino di collaborare alle indagini su certi contatti fra uomini del ‘padrino’ ed un professionista sammarinese. L’interpellanza, però, non è mai arrivata in CGG perché l’Ufficio di Presidenza ha stabilito che se ne occupasse dapprima il Tribunale.
In Tribunale, il caso, a che punto è?
L’opposizione, a inizio legislatura, aveva avuto anche la presidenza della Commissione per gli Affari di Giustizia, nella persona di Massimo Andrea Ugolini, Partito Democratico Cristiano Sammarinese. Ebbene, a novembre 2017 Ugolini si è dimesso sia dalla Presidenza che da membro della Commissione, salvo poi ripensarci e rientrare in Commissione come semplice membro (essendo stata eletta presidente pro tempore Mimma Zavoli, maggioranza, Civico 10).
Speriamo che Pedini Amati sia sostituito, alla Presidenza dell’Antimafia, da un consigliere dell’opposizione che si metta subito all’opera non solo per il caso Messina Denaro. C’è dell’arretrato da smaltire. A che punto è la ricostruzione della vicenda Vallefuoco? Quando vedremo il libro bianco sul forno che ha distribuito il pane – della camorra? – ai bambini delle nostre scuole?