San Marino. Lazzari e Valentini: ‘Ecco la mano che muove la politica, e perche’ lo fa’

San Marino. Lazzari e Valentini: ‘Ecco la mano che muove la politica, e perche’ lo fa’

SAN MARINO. Quante problematiche sul Titano: dal flop della piazza finanziaria, solo per citare un evento, fino al disinteresse del popolo nei confronti della politica. Così Luca Lazzari e Massimo Valentini, Movimento Democratico San Marino Insieme, in una nota cercano di spiegare “che cosa si nasconde dietro alle sceneggiature scritte a tavolino, alle schermaglie da quattro soldi, ai finti scandali; qual è la mano che muove la politica, come e perché la muove.” Con la convinzione che San Marino possa uscire da questa difficile situazione, magari attraverso un ‘do ut des’ tra Stati. 

(…) San Marino può uscire da questa difficile situazione. Essere un piccolo Stato in mezzo ad un blocco continentale standardizzato è un vantaggio enorme. I modi in cui mettere a frutto la sovranità senza svilirla e senza produrre impatti negativi sul modello socio-economico preesistente (come accade per il polo del lusso) sono molteplici.

Un esempio? L’Italia ha chiuso con un ex aequo la partita per l’ingresso nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In ballo ci sono interessi per miliardari e miliardi di euro, soprattutto sulla gestione del futuro libico. Il premier Renzi e il ministro Gentiloni hanno condotto un’intensa campagna per centrare il risultato. San Marino è membro dell’Assemblea Generale della Nazioni Unite dal 1992, e lì esprime il proprio voto al pari delle grandi nazioni, secondo la regola “un paese un voto”. Dunque, il sostegno di San Marino alla candidatura italiana è stato DECISIVO. Ebbene, che cosa ne ha ricevuto in cambio? L’umiliante indagine Torre d’avorio? Risulta evidente che nella politica estera sammarinese, da molto tempo, c’è qualcosa che non va.

 


Lazzari e Valentini

Sarebbe stata quella una buona occasione per strappare qualcosa ai nostri vicini, anche la più banale, come la rinegoziazione dell’accordo sui prodotti petroliferi, il quale, di per sé, potrebbe garantire il mantenimento dello stato sociale. Il do ut des fra Stati non è argomento da colonne di giornale – ce ne rendiamo conto – ma preferiamo contravvenire alle regole della diplomazia, piuttosto che assistere silenti alla rovina della Repubblica. 

[Leggi Comunicato]

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