La Voce di Romagna San Marino. Le deposizioni di Gabriele Gatti e Antonella Mularoni, ascoltati dal Pm Fabio di Vizio sono accessibili agli atti e i primi stralci pubblicati sui giornali hanno riacceso la luce sul caso Sopaf-Cassa di Risparmio. Dal “sovrapprezzo” di 15milioni
di euro ai ruoli dei protagonisti, i due Segretari hanno spiegato chiaramente la loro azione e le motivazioni che li spingevano, ma la deposizione di Gatti oltre confermare i contenuti dell’incontro a Palazzo Begni e il “‘memoriale‘ Ghiotti“, mette in evidenza passaggi sul sistema bancario sammarinese un po’ sui generis.
Gatti ad esempio conferma al Pm italiano che effettivamente disse ai giornalisti di Report la famosa frase sulle banche, ma che “a me hanno fatto un po’ di imboscata”, visto che “io avevo detto una cosa, ma l’avevo detta perché io non sapevo che andavo in onda, quindi parlavo molto rilassato, e ho detto che il sistema probabilmente doveva ridimensionarsi, e che le finanziarie nella realtà non avrebbero ragione di esistere. In realtà come San Marino”, ribadisce Gatti, “la finanziaria o fa certe operazioni, o se no non ha ragione di esistere”.
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