Lettera aperta dei figli dello scomparso dr. Mario
Fantini pubblicata da La Voce di Romagna San Marino, nell’imminenza della celebrazione della Santa Messa che sarà officiata da
“Sono passati poco meno di 6 mesi ma la ferita è ancora aperta e sanguinante. Sentiamo, come famiglia, forte l’esigenza di chiarezza e soprattutto giustizia. Nostro padre ci ha insegnato la passione per il lavoro, la determinazione per il raggiungimento degli obiettivi ma soprattutto la integrità e la correttezza nei rapporti. Rispetto delle regole è stato da sempre il suo insegnamento. Forte la sua intransigenza per chiunque non rispettasse questo. Non esistevano scuse neppure per noi figli. Di questo abbiamo avuto riconoscimento da chi gli è stato vicino nel mondo del lavoro. La sua onestà e correttezza sono sempre state il suo miglior biglietto da visita. E a tutt’oggi abbiamo forte la sensazione che queste siano anche state le sue uniche colpe. Lo abbiamo visto combattere, non solo per se stesso, ma per la Cassa e San Marino. Mai una parola di accusa ma una continua ricerca di ostinata difesa dell’istituzione e giustificazioni per le persone. Forte è stata la delusione quando si è reso conto dell’abbandono, quando ha capito che nessuno sarebbe sceso in campo a difendere la Cassa, quando ha percepito che sarebbero stati vani tutti i suoi sforzi. Non ha comunque mai smesso di lottare per la verità e per la difesa della Cassa.
Il dolore per quanto stava succedendo, non tanto a lui, ma alle società, alle persone che lo avevano seguito ed aiutato a far crescere la Cassa, non gli ha consentito di combattere la sua battaglia più importante verso la malattia. Di questo ne siamo certi.
Ci è stato violentemente estirpato e la sua assenza ci pesa Ha scontato una condanna senza processo. Perché? Perché nessuno lo ha supportato? Troppi perché senza risposta e per questo motivo cerchiamo sostegno da chiunque vuole con noi arrivare alla verità.
Non vogliamo lasciare il nome di nostro Padre con delle ombre.
Vogliamo assolutamente che si arrivi a quella chiarezza doverosa per chi, come Lui, ha dato la sua vita alla crescita di persone e società con la massima onestà e correttezza anteponendo sempre il bene dell’azienda al proprio. E’ una eredità forte che sentiamo il dovere di portare avanti nella consapevolezza che il tempo e la giustizia faranno il loro percorso e dissiperanno le ombre”.
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