San Marino. Libera, conferenza stampa: “Si sta ponendo un’emergenza democratica e informativa”

San Marino. Libera, conferenza stampa: “Si sta ponendo un’emergenza democratica e informativa”

Sostegno alle famiglie Libera ha depositato il progetto di legge “Questi temi devono essere discussi”

 “Maggioranza bulgara. Si sta ponendo un’emergenza democratica e informativa”

Libera ha depositato ieri un progetto di legge che si occupa di diritti e, in particolare, di sostegno alle famiglie. “Libera crede necessario stabilire e delineare la visione della società che abbiamo e portiamo avanti – dice Guerrino Zanotti – Abbiamo depositato per questo un progetto di legge che prende spunto dai dati che emergono dalla fase di crisi economica che attraversa il paese e l’intera Europa. Dati che ci dicono anche come le nascite siano in sensibile flessione. Siamo passati dagli oltre 300 nuovi nati ogni anno, ai 230-220 nuovi nati degli ultimi due anni. Questo è conseguenza e risultato finale di una serie di problematiche che accomunano e colpiscono famiglie e le coppie non sposate: precarietà del lavoro, discriminazione, difficoltà per giovani coppie di accedere a mutui per la prima casa, edilizia sociale che non risponde più alle esigenze. Ecco, l’obiettivo principale della proposta di legge è aiutare a introdurre un cambio culturale, che veda madre e padre concorre a curare e crescere i figli”.

Un progetto di legge che nasce dal confronto con i sindacati e con le associazioni, in particolare Unione donne sammarinesi “C’è troppo silenzio rispetto a questi temi. Cerchiamo con questo progetto di incalzare anche la maggioranza. Speriamo non faccia la fine di altri progetti di legge sui quali i tempi sono scaduti da un po’. Mi riferisco soprattutto al Pdl sulle unioni civili e all’altra iniziativa popolare sull’interruzione volontaria di gravidanza. Questo governo non ha ancora portato in discussione questi testi negli organismi competenti. Riteniamo che sia grave. È necessario che vengano dibattuti nelle sedi opportune e che non si possa prorogare ulteriormente. Al di là delle divisioni che ci sono su questi temi nella maggioranza”.

Giulia Muratori spiega contenuti tecnici del Progetto di legge. “Queste le principali novità:

1) congedo di paternità; 20 giorni riconosciuti al padre 20 retribuiti al 100%. Oggi non sono previsti. Saranno anticipati dal datore di lavoro ma recuperati per intero con storno sui contributi.

2) Aspettativa post partum; può usufruirne il padre o la madre. 8 mesi ciascuno a periodi alterni.

3) Ritoccate le percentuali di retribuzione durante aspettativa post partum, alzata al 40% dall’attuale 30%. Per gli anni successivi, oggi al 20%, noi proponiamo di aumentarla al 30%.

4) Percentuali più alte di retribuzione per parto gemellare o plurigemellare.

5) Permessi retribuiti per visite mediche, fino ad oggi non previsto.

6) Altra novità per le donne lavoratrici autonome o libere professioniste. Possibilità al padre di usufruire aspettativa di 16 mesi. Speriamo che questo Pdl trovi condivisione in Consiglio, perché non ha colore”.

Luca Boschi, poi, commenta l’attualità. “Non possiamo esimerci dal commentare, in vista di una seduta del Consiglio nella quale ci troviamo di fronte una maggioranza bulgara nei numeri ma anche nelle idee, due aspetti indice dell’atteggiamento e degli approcci di questa maggioranza. Il primo è la proposta di legge sull’editoria, portata con procedura di urgenza. Con tutti i problemi attuali, si interviene su questa norma. Dico solo una cosa: un Segretario all’informazione si dovrebbe vantare se negli anni del suo incarico sono nate nuove testate giornalistiche e se sono nate nuove espressioni, non se sono state chiuse. Invece si sta proponendo una emergenza democratica e informativa. Non capiamo la necessità di trattare questi temi adesso con procedura di urgenza in un settore delicatissimo nel quale più voci ci sono e meglio è. Anzi, meglio una notizia contro, che nessuna notizia”.

Altro tema su cui pone l’accendo Boschi è il decreto ristori. “Più in generale l’utilizzo dei fondi arrivati nel paese. Siamo molto preoccupati dall’approccio che il governo sta dando all’utilizzo di questi fondi, più orientato verso sistema bancario e spesa corrente. Non riteniamo proponibile utilizzare i fondi arrivati, andando ancora a sostenere un sistema bancario se prima non si fa chiarezza totale sulle cause di questo deficit sproporzionato per il nostro paese”. E richiama la commissione di inchiesta che deve completare il suo lavoro sui crac di tutti gli istituti bancari. “Un progetto paese che manca – aggiunge – si pensa solamente a salvare la banche e chi ha causato quelle crisi, e a coprire la spesa corrente. In questo modo tra qualche anno dovremo indebitarci ancora”.

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