San Marino. Libera diventa un partito. Ciacci segretario per acclamazione

San Marino. Libera diventa un partito. Ciacci segretario per acclamazione

Libera diventa un partito. Matteo Ciacci segretario

Libera ha completato il suo percorso e ora è un partito a tutti gli effetti. Un percorso iniziato circa un anno fa come lista elettorale, e culminato con l’elezione per acclamazione di Matteo Ciacci come segretario.

Le esperienze di Ssd, Civico 10 e Riforme e Sviluppo sono alla base del progetto politico, dopo aver “perso” per strada Mis. “Con Libera prende vita una nuova storia della sinistra e del liberalismo sociale – si legge nella mozione finale approvata, come il manifesto, all’unanimità -. Un luogo del confronto democratico, capace di elaborare e rendere operativo il proprio progetto politico affinché i valori della libertà, fraternità, uguaglianza, etica, solidarietà, inclusione e dignità, siano la base che genera e regola le opportunità del lavoro e del tempo libero”.

Nella mozione si presentano poi il progetto e le prospettive politiche del neonato partito:

Il progetto

Libera propone un progetto Paese che basa i propri capisaldi su cultura, ambiente, diritti, lavoro e sviluppo, scegliendo di ricercare la condivisione sui grandi progetti strategici per il Paese direttamente con la popolazione avviando un confronto diretto e costante con i cittadini e con le rappresentanze sociali ed economiche. Partendo dalle potenzialità e dalle specificità della Repubblica di San Marino e avendo fra le priorità gli obiettivi dell’Agenda 2030, Libera crede che la grande opportunità per il Paese si incentri sullo sviluppo durevole per San Marino, attraverso l’equilibrio dell’ambiente naturale, l’equità degli interventi, le forme di economia sostenibile, in sintesi nel piano strategico della riconversione ecologica. La Repubblica deve rendere irreversibile il percorso di trasparenza e di conformità agli standard della comunità degli Stati, riappropriandosi di un ruolo virtuoso della propria azione, battendosi per affermare i principi della nostra storia e della nostra identità e acquisendo le potenzialità offerte dal grande mercato europeo attraverso l’accelerazione dei processi di integrazione con l’Unione. Libera ritiene che i motori per riavviare e sostenere lo sviluppo siano legati ad un accesso ai capitali internazio- nali esclusivamente finalizzato agli investimenti, preceduto da una stagione delle riforme strutturali capaci di rendere il debito sostenibile e garantire lo stato sociale, all’innovazione, alla modernità, alla ricerca scientifica, generando un am- biente favorevole caratterizzato dalla forte riduzione della burocrazia e mettendo la Pubblica Amministrazione al servizio delle imprese e dei cittadini.

La prospettiva politica L’emergenza sanitaria ed economica fa comprendere ancor meglio come il valore della persona, del capitale umano e del senso di comunità debbano prevalere sull’individualismo e l’egoismo. Obiettivo di Libera sarà quello di lavorare insieme, con i cittadini, con le associazioni del mondo del volontariato sociale, della cultura, dello sport, con le forze sociali ed economiche, per approfondire, sviluppare, se necessario, cambiare il progetto proposto nelle proprie tesi congressuali, affinché diventi il progetto dei sammarinesi per uscire dalla crisi e generare le condizioni per il nuovo sviluppo. Se in questo percorso incontreremo altre forze politiche che, scevre da interessi particolari di parte, dimostreranno di agire per il bene comune nella difesa esclusiva degli interessi dei cittadini, Libera prenderà in attenta considerazione le ipotesi di collaborazione, condividendo questo comune sentire in particolare dell’area di riferimento. Libera ritiene oggi vi sia la necessità di un’opposizione forte, capace di contrastare la deriva autoritaria che l’attuale maggioranza ha posto in atto”.

“È davvero una grande responsabilità e un onore guidare questa forza politica. In questo momento – ha commentato Matteo Ciacci – la cittadinanza ha bisogno di speranza e di progettualità”. Eva Guidi ha ribadito l’apertura al dialogo con parte della maggioranza, ma ha definito difficile una collaborazione con l’ex-alleato di governo Repubblica Futura per “differenze di valutazione su alcuni temi importanti”.

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