San Marino. Libera: “Governo attento solo a spese folli, consulenze e a mantenere la poltrona”

San Marino. Libera: “Governo attento solo a spese folli, consulenze e a mantenere la poltrona”

Libera: “Governo attento solo a spese folli, consulenze e a mantenere la poltrona”

Il partito aderisce allo sciopero generale: “Tentiamo di modificare il comportamento inadeguato dell’esecutivo”

“Libera condivide con forza lo sciopero generale e diremo al governo che gli impegni devono e essere mantenuti e il governo non può tenere la poltrona e basta. Deve avere rispetto delle forze di opposizione, sociali ed economiche. Un esempio, su cui chiediamo anche un impegno preciso, è la risposta alle interpellanze. Su trenta interpellanze presentate il governo ha risposto solo a cinque. Oggi il governo deve iniziare a rispondere – ha detto Matteo Ciacci che ha aggiunto – I cittadini sono sempre più alle prese con maggiori costi e difficoltà, e il Governo cosa fa? E’ attento solo alle consulenze, alle spese folli e a mantenere la poltrona”.

Sono rimaste inascoltate “le preoccupazioni che Libera pone da più di un anno – ha detto Gilberto Piermattei – preoccupazioni che ora sono i temi all’attenzione anche dello sciopero generale. Siamo di fronte a un Governo che finora ha evitato di ascoltare rimostranze di Libera ma anche quelle delle forze sindacali. Riforma pensioni, rinnovo contratti di lavoro, per fronteggiare ripresa dell’inflazione. Noi parteciperemo a pieno titolo allo sciopero generale. Quando si arriva si arriva a uno sciopero generale, significa che le condizioni del paese stanno deteriorandosi”. Sulla riforma previdenziale aggiunge: “Un provvedimento che nel giro di 10 anni andrà a dimezzare il fondo pensioni significa mettere in discussione il futuro delle nuove generazioni. Tentiamo di modificare il comportamento di un governo che è inadeguato a risolvere problemi del paese”.

Vladimiro Selva sottolinea la pericolosità del forte debito pubblico contratto senza che vi sia stato un preventivo approccio alle riforme. “Slegare la riforma pensionistica da un progetto di sviluppo e dalla riforma fiscale, capace di garantire il reale versamento di quanto dovuto ciascuno secondo il proprio reddito, è un tema non affrontato volutamente da questo Governo. Registriamo che oggi anche i sindacati iniziano a valutare che azioni precise non siano più rinviabili. Il debito estero è stato contratto con modalità discutibili, per tirare avanti, ma che ci costerà più del previsto.

A fronte di ciò – aggiunge – c’è una spesa pubblica allegra e clientelare in qualche caso. Spendiamo centinaia di migliaia di euro continuamente. Dovremo anche farlo un libro nero della spesa in consulenze di questo governo. Governo che ha all’interno anche partiti che avevano nella scorsa legislatura una rubrica ‘come ti spenno in consulenze’. E ora gli spennati sono loro, perché non si stanno accorgendo di quello che sta accadendo, o i cittadini. Non si può scialacquare e poi aumentare le bollette. Noi giocoforza appoggiamo lo sciopero. I temi che il sindacato pone sono quelli che noi abbiamo sottolineato e che il governo non è attualmente in grado di affrontarli. C’è più interesse a fare conferenze stampa e avere visibilità dei singoli Segretari di Stato, mentre in un momento del genere il paese avrebbe bisogno di persone serie. Nonostante ci sia una maggioranza di 44 persone, non riescono a trovare sintesi, e quindi non c’è un governo forte, ma debole. Ma i presupposti su cui è nato il governo non erano quelli della soluzione di problemi che si pongono ora. Riteniamo che non sia tuttora capace di portare avanti progetti”, ha concluso Selva

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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