Libera: “Ascoltiamo le aziende per farci portatori in Consiglio delle loro proposte”
Al via il questionario su rapporti con la Pa, fisco, burocrazia, economia e finanza, sostegno
Antonio Fabbri
Libera presenta il questionario per le imprese promosso dal Gruppo di lavoro sviluppo del partito, coordinato da Francesco Chiarelli. Nella sostanza Libera chiede quali sono le priorità che un imprenditore affronterebbe se avesse responsabilità di governo.
“Nostro intento è ascoltare per proporre – dice Matteo Ciacci, segretario di Libera – in primo luogo perché le risorse scarseggiano sempre di più ed è bene concentrarle su proposte progetti che possano effettivamente essere utili alle nostre attività economiche; secondo aspetto perché crediamo che con il confronto si possono andare a sviluppare quelle iniziative che adesso, in tale momento, si possono andare a realizzare le iniziative di cui le nostre imprese hanno bisogno. Quanto a progetti di sviluppo crediamo che maggioranza e governo siano grandemente insufficienti. Un solo esempio: la crisi sanitaria che si ripercuote su quella economica. Siamo il primo febbraio e ancora i vaccini non sono arrivati. L’ennesimo annuncio di questo governo che vive solo di annunci. Non riescono a tirare fuori un ragno da un buco. Non è strumentalizzazione e sono dati di fatto. I cittadini chiedono: quando arrivano di vaccini? Quando arrivano i ristori? Quando gli aiuti e il sostegno alle attività economiche? Zero risposte, tra l’altro anche con atteggiamento di spocchia. Il governo oltre a non produrre risultati ora è an- che un po’ troppo supponente”, dice Matteo Ciacci.
“Il nostro gruppo di lavoro – spiega Francesco Chiarelli – ha intenzione di ascoltare attivamente le imprese e farsi poi portavoce in Consiglio grande e generale. Partendo a questo presupposto abbiamo creato un questionario, realizzato da persone molto competenti che compongono il gruppo di lavoro formato anche da ex manager, persone che lavorano nel campo della finanza e dell’economia, dell’impresa. Tale questionario sarà inviato alle otre 5000 aziende di San Marino affinché tutte le aziende possano dare un contributo per fare sì che un giorno vengano presentate proposte normative”. Nell’ascoltare le aziende si parte dal rapporto con la Pa e la burocrazia, cosa migliorare in questo ambito insomma. Poi ricerca del personale, l’accesso al credito, il rapporto con il fisco, e i provvedimenti per aiutare le imprese a superare la crisi portata dalla pandemia”. In sostanza “grazie a questo ascolto attivo, contiamo di andare a reperire informazioni utili per i nostri legislatori – conclude Chiarelli – utili per formulare proposte che il nostro gruppo consiliare porterà e auspichiamo vengano prese in considerazione”.
Dalibor Riccardi, presidente di Libera, sottolinea: “Vogliamo ripartire dalle persone, da chi ha investito e continuerà a investire nel nostro territorio. Ascoltando le loro esigenze e trasmetterle a un governo che molte volte non ascolta e tira dritto senza volontà di recepire le esigenze delle imprese e dei lavoratori. Ecco, noi vogliamo ascoltare le loro esigenze per concentrarci sulla nostra azione politica che faccia arrivare la loro voce a questo governo”.
Sul rischio che le proposte dell’opposizione, come accaduto finora, restino lettera morta, risponde il segretario di Libera Matteo Ciacci: “Il periodo è strano. Anche i progetti di una segreteria di stato come quella all’Industria, se non adeguatamente supportati, rischiano di rimanere lettera morta. E così è anche per il progetto 2030 che rischia di essere una boutade. Ma qui c’è un tema. Le risorse arrivate con il prestito ponte, questi 150 milioni, se li è messi in saccoccia il Segretario alle finanze e li sta distribuendo come ritiene più opportuno. Ora, se su questi 150milioni e sul loro impiego non c’è una totale trasparenza, innanzitutto sarà difficile capire come faremo a restituirli, ma poi non si sa se verranno finanziati progetti di sviluppo. Anche i progetti che gli stessi membri di governo mettono in campo rischiano di naufragare, soprattutto se non si ha un progetto sul breve, medio e lungo periodo. Poi il Segretario Fabio Righi si impegna, ma ci pare essere molto poco ascoltato. Quindi anche i progetti del governo rischiano di restare lettera morta. Per quanto ci riguarda con il nostro questionario cercheremo di continuare a fare da pungono, e vediamo che molte persone e molte categorie cominciano ad alzare la voce”.