Invece di una pernacchia, Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino ha accolto con una – più educata? – risata, di quelle però a crepapelle, quanto avvenuto in commissione
Finanze (seduta segreta!) al termine del dibattito
sulla relazione Licenzopoli.
Nella Commissione finanze si è letta una relazione, ovvia mente secretata, su una malefatta di cui tutti sanno e sulle risultanze di questa relazione, ovviamente molto negative per uffici dello stato, professionisti coinvolti, agenti della polizia chiamati in causa e imprenditori, si sono votati due ordini del giorno.
Quello che non faceva male a nessuno e dichiarava intenti futuri, è stato approvato con voto palese e passato all’unanimità.
Ma l’altro… l’altro… proprio roba da buttarsi per terra e tenersi la pancia da quanto fa schiattare questa cosa! L’altro, siccome dava fastidio perché diceva che una volta tanto per le magagne qualcuno doveva essere chiamato a rispondere e a pagare, è stato trasparentemente votato in maniera segreta.
Il bello è che non più tardi dell’altro ieri qualcuno, mi pare ad Ap ma adesso non mi sovviene con certezza perché ho i lacrimoni agli occhi e la mente obnubilata dal riso, ha parlato pomposamente anche di “etica politica” e di “etica nella amministrazione pubblica”. Cavolo che bella etica quella dove si può passare sopra a violazioni di legge, corruttele, false autocertificazioni!
Eppoi è ancora più etico -e qui davvero c’è da scompisciarsi dalle risa – che, una volta accertate queste cose con tre archiviazioni, che a leggerle paiono attestati di responsabilità, e una indagine amministrativa che le responsabilità le tira fuori… è proprio ancora più etico nessuno, ma proprio nessuno, ne debba rispondere.
Leggi, per intero, Roba da sbellicarsi dalle risate, di Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino
Leggi anche
Licenzopoli.
Quelle tre archiviazioni. Antonio Fabbri
Licenzopoli.
I partiti di governo votano per un colpo di spugna