San Marino. “Caos Azienda Servizi, tra velenose dimissioni, audit, perdite milionarie e aumenti tariffe”

San Marino. “Caos Azienda Servizi, tra velenose dimissioni, audit, perdite milionarie e aumenti tariffe”

Con una delibera del 15 dicembre l’Aass aggiunge 11,5 milioni ai costi per l’energia dell’anno appena trascorso.

MARCO PODESCHI.- Il 2022 è l’anno dell’aumento delle bollette. Le quotazioni dell’energia schizzata alle stelle è uno dei temi centrali nel dibattito politico in tutta Europa tranne che a San Marino.
Testa sotto la sabbia fino a metà dicembre quando l’Autorità ha deliberato gli aumenti 2022, notificati alla vigilia di Natale in piena fase panettone. Nessuna menzione all’aumento nella legge di bilancio dello Stato per il 2022.

Nessuna informazione su gli impatti nel bilancio 2021 AASS dello shock dei prezzi nel mercato energetico.

Non si hanno dati per capire se le tariffe AASS 2022 siano adeguate rispetto al bilancio dell’Azienda. La situazione è singolare considerando che il movimento politico paladino della trasparenza ha la delega agli Interni, agli Affari politici ed esprime il presidente AASS.

La delibera del c.d.a. AASS n. 336 del 15/12/21 “integrazioni di bilancio 2021”, alla voce “ fornitura energia elettrica” aggiunge 11.500.000 euro ai costi già presenti nel bilancio aziendale per l’acquisto di energia elettrica. Costi sopportati senza alcun adeguamento tariffario per l’anno 2021.

La delibera è successiva ai due bilanci approvati dal cda AASS a novembre e quindi non è dato sapere se la previsione 2022 è sottostimata rispetto ai costi di fornitura.

C’è poi la delibera del Congresso di Stato n. 46 del 15 novembre 2021, in cui il governo dà mandato: “al Consiglio di Amministrazione dell’ AASS per la tempestiva predisposizione di una attività di audit interno sul bilancio, sulla struttura organizzativa, sui servizi erogati, sulla gestione del rischio e dei controlli interni, sulla protezione del patrimonio, sull’attendibilità dei rendiconti finanziari o gestionali, sull’affidabilità dei sistemi informativi e di rilevazione contabile, finalizzata al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione aziendale dell’ AASS.

Un atto straordinario mai accaduto nella storia dell’ente sul quale il governo potrebbe intervenire in ogni momento dal punto di vista legislativo, come per esempio accaduto con il trasferimento del settore tecnologico da AASS in AASLP.

Ma cosa sta accadendo nell’Azienda dei servizi?

Le velenose dimissioni di Valli, le scelte ballerine del Consiglio di amministrazione in tema di rifiuti, direzione, energia, bilancio, gli attacchi di esponenti di maggioranza alla direzione “commissariata” dal governo che ha ridotto a dodici mesi il mandato del Direttore AASS, sono segnali evidenti dello stato di confusione dentro l’azienda.

C’è poi il mistero tlc, Armageddon politico giudiziario evocato a intermittenza da alcuni esponenti di maggioranza.

Public Netco messa in liquida[1]zione; investimenti in infrastrutture fermi nel magazzino; esito della relazione amministrativa secretato; l’esposto penale presentato dal Segretario di Stato per gli Affari Politici.

L’Azienda inerte e attende. Prevede nel 2022 una perdita nel settore e non è dato sapere se si limiterà a completare la costosa installazione della rete in fibra FTTH mettendo da parte l’interazione con la rete mobile e lo sviluppo del 5G e i servizi connessi.

Piccoli o grandi misteri con un impatto sul bilancio AASS, retto dagli anni novanta dai ricavi nella distribuzione di energia. AASS opera da monopolista per l’erogazione dei servizi ad eccezione delle fornitura di gas metano a grandi utenti.

Se l’energia è una variabile rilevante per le politiche economiche in ogni paese non pare essa abbia lo stesso ruolo a San Marino. A tale elemento si aggiunge una singolarità. AASS è ragionevolmente uno dei pochi soggetti in Europa, e forse nel mondo che vende energia, con delle perdite di bilancio del 2021 e 2022.

Una condizione del genere dovrebbe indurre a riconsiderare l’organizzazione dell’Azienda e su come un consiglio di amministrazione, a norma di legge indipendente rispetto al governo, abbia messo da parte ogni tipo di ragionevole cautela nella gestione aziendale fino al punto di essere richiamato dal Congresso di Stato a un audit sulla gestione dei processi interni.

Al netto delle posizioni politiche, sarebbe sensato pensare, senza ipocrisie a quale ruolo AASS debba aspirare in termini organizzativi, economici e strategici.

Se il futuro di AASS è diventare un ufficio pubblico alle dipendenze del governo, senza autonomia amministrativa, oppure se segua un assetto basato a regole aziendali moderne, di proprietà al 100% dello Stato con un management indipendente e competente.

Io spero si privilegi la seconda opzione affinché si realizzi in un modello capace di sostenere lo sviluppo del settore produttivo, fornendo ai cittadini servizi di qualità a prezzi equi.

L’alternativa è un ente tipo AASLP: Il governo stabilisce risorse, strategie e obiettivi, mette i soldi e dà gli ordini. Il bilancio pubblico stabilisce le risorse da assegnare all’ente e le eventuali azioni per dare copertura finanziaria ai trasferimenti all’ente. Se ci sono soldi si spende, se non ci sono tutto fermo.

Magari il governo ha un piano B sull’AASS e lo spero vivamente, poiché se si continua in questi termini il rischio concreto è di annullare un asset rilevante per la collettività e per il bilancio pubblico.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 18

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