San Marino. L’informazione: “Prevista una direzione calda, questa sera, in via delle Scalette”

San Marino. L’informazione: “Prevista una direzione calda, questa sera, in via delle Scalette”

La Dc divisa tra chi vuole resistere e chi opterebbe per il voto. Rete intanto continua coi piagnistei social

ANTONIO FABBRI. E’ in programma per questa sera una direzione della Democrazia cristiana che si preannuncia calda.

Al di là delle dichiarazioni fatte in conferenza stampa, infatti, Via delle Scalette è alle prese con due orientamenti. Uno è quello espresso pubblicamente che opterebbe per andare avanti con quel che resta della maggioranza; l’altro quello che opterebbe, invece, per le elezioni subito.

Sul ragionamento da fare nel Pdcs potrebbero pesare non poco i numeri residui e molto risicati della maggioranza. L’impasse non riguarda, infatti, solo il sostegno al governo, alle pratiche e provvedimenti che dovessero essere portati, ma anche lo stesso funzionamento del Consiglio Grande e Generale. Non sfugge a nessuno, infatti, che più di una volta la maggioranza al completo, con 42 consiglieri all’attivo, non è riuscita a garantire il numero legale per lo svolgimento delle sedute in Consiglio. Numero legale che, tra consiglieri in trasferta, altri impegni e altre circostanze, risulta ancora più difficile da raggiungere con soli 32 voti all’attivo. Basterebbe un raffreddore a far saltare una seduta del Consiglio, insomma. Da mettere sul piatto, poi, c’è il logoramento che una maggioranza strascicata causerebbe alle forze che la compongono, Dc in primis.

Tra arrivare a fine legislatura e andare subito al voto, potrebbe esserci tuttavia anche la soluzione mediana. Quella cioè di arrivare alla visita di Mattarella prevista per ottobre per poi rompere i piatti.

Si vedrà quale linea detterà la Direzione democristiana che ha nelle mani le sorti di questa crisi. Di sicuro non pare che al momento la crisi sia gestita con la dovuta attenzione. Dopo le dimissioni dei due Segretari di Stato, non è stato convocato un Congresso di stato d’urgenza, come sarebbe parso opportuno. La Reggenza è volata a Malta ai giochi dei piccoli stati e passerà ancora qualche giorno prima che l’Esecutivo torni a riunirsi e prenda finalmente atto delle dimissione e assegni, come necessario, le deleghe ad interim. Se si conta che tra queste c’è quella agli interni che svolge adempimenti di gestione della macchina istituzionale, dalla celebrazione dei matrimoni alla verbalizzazione del governo, si comprende come, forse, sarebbe stato opportuno averla già fatta una convocazione del Governo subito dopo le dimissioni. Il piglio e l’andazzo con cui si è approcciata questa crisi, insomma, appaiono quanto meno criticabili.

Nel quadro che si profilerebbe qualora la decisione definitiva fosse quella di tirare avanti, è evidente che ci si troverebbe, proprio per i numeri risicati, di fronte ad una maggioranza sotto scacco dei cespugli, con Motus che, fino ad oggi messa in un angolo, avrebbe un potere contrattuale maggiore per rivendicare la realizzazione dei progetti che finora ha enumerato, ma non ha ancora concretizzato del tutto.

E mentre la Dc è dunque alle prese con decisioni non certo facili, Rete è al lavoro con la sua propaganda, rilanciando di essere quelli liberi e indipendenti, per il bene di tutti, verità, giustizia, equità, trasparenza. Salvo poi incontrare sui social anche dei propri ex aderenti e pure ex candidati o ex loro elettori, che fanno notare come non ne abbiano mantenuta mezza delle parole che enfatizzano. E allora dagli esponenti o fiancheggiatori del movimento partono gli spiegoni e le battute, oltre all’immancabile piagnisteo per carpire empatia: che non gli hanno fatto fare le cose, che loro lavorano a testa bassa e che non hanno un giornale che li appoggi… un vittimismo che per ora sembra non attaccare. Si vedrà più avanti. Di sicuro Rete non pare avere tutta questa fretta di andare alle elezioni. Non le ha invocate subito, quindi potrebbe avere più interesse ad avere un po’ più di tempo per provare a rigenerarsi, ammesso che ci sia chi ancora ci casca, e per provare a logorare gli altri.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato dopo le 18

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