Anna De Martino, nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Nuovi particolari sull’inchiesta per riciclaggio dopo il faccia a faccia all’americana. Solo Zavoli resta in cella / Il clan spiava Bacciocchi / Telecamere puntate sullo studio dell’avvocato per controllare chi usciva / I video ora sono al vaglio degli inquirenti. Nuovi interrogatori in vista
[…]
Zavoli invece resta
ai “Cappuccini”, perché ora
la magistratura sammarinese
che sta indagando sul presunto
riciclaggio di denaro
sporco, proveniente dai boss
amici dei Vallefuoco, i “casalesi”,
deve trovare i riscontri
nella realtà di alcune dichiarazioni.
Deve cioè interrogare
alcune persone che a San
Marino Zavoli indica come
testimoni di alcuni fatti.
Quando il cerchio sarà chiuso,
anche per Zavoli sarà la
volta dei domiciliari. Intanto
però dal confronto all’americana,
da una parte Zavoli, difeso
dall’avvocato Stefano
Caroli, e dall’altra Bacciocchi,
difeso da Carlo Biagioli,
un chiarimento c’è stato. Si è
cioè capito perché l’uno, ad
un certo punto, non si fidasse
più dell’altro. Sono emersi
particolari su come la “banda”
dei Vallefuoco, (alcuni di
questi risultano indagati insieme
nell’indagine “Vulcano”)
tormentasse e minacciasse
Bacciocchi. La stessa
banda che Francesco Vallefuoco
usava per la sua società
di recupero crediti. L’avvocato
che per diverse volte era
stato picchiato all’interno del
suo studio, era controllato da
alcune telecamere posizionate
verso l’ingresso dell’ufficio.
I suoi movimenti erano
controllati dalla “banda” che
sapeva perfettamente chi entrava
e chi usciva da quei locali.
Alcuni video ora sono al
vaglio degli inquirenti.
Sono
stati chiariti anche i flussi di
denaro che secondo la difesa
sono usciti da San Marino
per la Campania e non il contrario.
Quegli assegni di cui
si parla nelle intercettazioni
telefoniche sono assegni scoperti
che venivano coperti
con i fondi della Fincapital.
[…]
E sui politici? La risposta
di Zavoli è stata una non risposta.
L’imprenditore infatti
ha negato di sapere se e in
quale misura i Vallefuoco
avessero rapporti con esponenti
politici sammarinesi.
