Ieri, il Consiglio ha approvato la variazione al bilancio con procedura d’urgenza, grazie a una netta maggioranza (36-16). Variazione che farà entrare nelle casse dello Stato 1 mln di euro dalla fusione delle monete d’oro depositate in Banca Centrale. Dure le critiche da parte di alcuni esponenti dell’opposizione, soprattutto nei riguardi di un governo incapace in questi anni di fronteggiare una crisi economica e sociale sempre più galoppante.
San Marino Oggi: In Consiglio la variazione è stata approvata con 36 voti in procedura d’urgenza /
Assestamento di bilancio: 1 milione
di euro dalla fusione delle monete /
Segretario alle Finanze Pasquale Valentini “è una necessità tecnica”
In Consiglio si é approvato a grande maggioranza (36-16) l’assestamento di bilancio con procedura d’urgenza. Una necessità tecnica che il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini ha messo nel conto come terza operazione dell’anno dopo la ricapitalizzazione della Carisp e il reperimento dei soldi necessari per la tornata elettorale straordinaria. (…)
Un’idea che permetterà allo stato di recuperare le monete d’oro conservate nei depositi di banca Centrale e non più riutilizzabili se non per il valore del metallo. (…)
Primo intervento critico é stato di Giuseppe Morganti, Psd: “La spesa corrente deve essere tenuta sotto controllo e invece ci sembra che non si sia riusciti infatti ci ritroviamo con una spesa aumentata. (…)
Altra critica arriva da Pier Marino Mularoni (Upr): “è legittimo che un Consiglio sciolto possa approvare legittimamente una variazione di bilancio. Rilevo una riduzione delle entrate, ma non una minima riduzione delle spese. Inoltre sono state fatte emissioni di francobolli e monete per ogni evento nel mondo, credevo fatte a ragion veduta e portassero nuovi introiti, invece no. La politica seria dovrebbe in qualche modo mettere mano a queste situazioni. (…)
Marco Arzilli, Segretario Industria: “Nessuno vuole negare che c’è una situazione di difficoltà. Il disavanzo rimane uguale a quello del precedente assestamento. Sono d’accordo anche io che questo non basta, ma è difficile parlare quando c’è un’elezione alle porte. Il Paese ha bisogno di riforme. Questo bilancio è un atto dovuto. (…)
Più duro Alessando Rossi (su) “Il crollo della monofase mette in luce difficoltà importanti del sistema commerciale e produttivo. Aumenta l’imposta per i prodotti petroliferi, così come la spesa corrente e quella per collaborazioni e contratti di consulenza. Manca una riduzione effettiva della spesa corrente che dovrà caratterizzare la prossima legislatura. Serve una maggiore efficienza dell’apparato pubblico”. (…)
Ascolta il giornale radio di oggi