San Marino. Lonfernini fotografa l’attuale situazione del mondo del lavoro sammarinese

San Marino. Lonfernini fotografa l’attuale situazione del mondo del lavoro sammarinese

Una graduale ripresa nel mese di giugno, l’introduzione di nuove misure per il rilancio, la pianificazione di riforme e interventi per lo sviluppo economico dipingono lo scenario attuale del mondo del lavoro a San Marino

Il Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonfernini ha restituito questa mattina in conferenza stampa una fotografia dell’attuale situazione del mondo del lavoro sammarinese spiegando i dati relativi a licenziamenti, cassa integrazione e assunzioni, illustrando le misure già avviate oltre agli interventi recentemente introdotti a sostegno delle imprese, dei lavoratori e dell’occupazione per il rilancio economico e anticipando un programma di riforme e provvedimenti.

Licenziamenti

Nei primi 6 mesi dell’anno c’è stato un aumento del 25% dei licenziamenti rispetto all’anno precedente: un +73%  di licenziamenti di lavoratori frontalieri contro un +6% di lavoratori residenti, anche se quest’ultimi continuano ad essere più del 50% dei licenziamenti. Si è registrato il picco massimo a maggio con un +132% mentre i dati di giugno sono in riduzione rispetto a giugno 2019 (-14% licenziamenti totali e -40% di licenziamenti di residenti), segnale che la proroga della Cassa Integrazione è riuscita a ridurre i licenziamenti.

Ai licenziamenti collettivi si devono aggiungere i non rinnovi a tempo determinato che da gennaio a giugno sono aumentati del 48% rispetto all’anno precedente; anche in questo caso l’aumento è più significativo per i frontalieri (+63%) rispetto ai residenti (+36%). Si è raggiunto il picco massimo nel mese di marzo (+118%), per poi ridursi in maniera significativa nei mesi a seguire (giugno +17%).

Nei primi 6 mesi dell’anno c’è stato un importante calo degli avvii (-36%). Più alto il calo dei frontalieri (-47%) rispetto a quello dei residenti (-27%). Il picco si è avuto nel mese di aprile (-80%) per poi diminuire in maggio e in giugno (-34%).

Cassa Integrazione

Assunzioni

Nei primi 6 mesi dell’anno c’è stato un importante calo degli avvii (-36%), più alto nel caso dei frontalieri (-47%) rispetto a quello dei residenti (-27%). Il picco è stato raggiunto nel mese di aprile (-80%) per poi diminuire in maggio e in giugno (-34%). Un dato positivo è l’aumento del numero delle nuove assunzioni di personale residente rispetto alle assunzioni totali. Dall’introduzione della sospensione dell’assunzione nominativa di personale non residente (mesi di maggio e giugno), il rapporto è infatti passato dal 66% del 2019 al 76% del 2020.                                                                                                                                                                            

Il Segretario di Stato Lonfernini ha così commentato i dati: ‘La graduale ripresa del mese di giugno ha portato a una riduzione dei licenziamenti e a una riattivazione delle assunzioni; il numero di lavoratori occupati nel settore privato al mese di giugno è quindi in leggero calo rispetto al 2019, mentre, grazie alle tutele introdotte per i lavoratori residenti, si registra un sostanziale equilibrio del numero di disoccupati in senso stretto, sono 920 le persone interessate, e un relativo mantenimento del tasso di disoccupazione rispetto allo scorso anno.’

Per far fronte all’emergenza economica causata da COVID-19 e contenerne gli effetti negativi sul tessuto socio-economico sammarinese, da subito – con il Decreto Legge 8 luglio 2020 n.114 – sono state introdotte misure a sostegno delle imprese, dei lavoratori e dell’occupazione:

–        La proroga della Cassa Integrazione straordinaria causa 4 sino al 31/12

–        L’aumento della somma di percepimento minimo dell’indennità che è stata portata a 700,00 euro

–        La rivisitazione dell’impianto sanzionatorio

–        Il riesame del permesso parentale straordinario per nuclei familiari

Gli emendamenti ratificati nella seduta del Consiglio Grande e Generale di martedì 21 luglio hanno introdotto due nuove misure:

–        Una semplificazione straordinaria del lavoro occasionale per facilitare le imprese del settore turistico-commerciale e agricolo in questo particolare contesto sociale ed economico

–        Alcune modifiche ai lavori socialmente utili che prevedono: una pianificazione trimestrale e il rispetto del principio di rotazione in base alle caratteristiche e competenze del lavoratore; la facoltà di dare disponibilità a ore aggiuntive con relativo incremento dell’ammortizzatoretitoli relativi al curriculum formativo nei concorsi e selezioni PA; la possibilità per le Giunte di Castello di fare richiesta per le proprie attività.

Lonfernini ha affermato: “Siamo consapevoli che questi interventi sono serviti per affrontare l’emergenza, ora dobbiamo concentrarci sul rilancio, trovare le risorse economiche necessarie, pianificare interventi per lo sviluppo economico e impostare le riforme divenute ormai imprescindibili.’

E proprio rispetto alle riforme cui fa riferimento il Segretario Lonfernini, è stato definito un programma di lavoro che sarà sviluppato in due fasi parallele:

1) Il processo di riforma complessiva della normativa del lavoro e la definizione di un Testo Unico che richiederà tempistiche e confronti adeguati e che quindi, si concluderà presumibilmente a fine 2023.

2) L’individuazione di alcuni interventi urgenti che si vorrebbero definire entro il 2021:

  1. La ristrutturazione dell’Ufficio del Lavoro, riunificando in un unico ufficio tutte le funzioni legate al lavoro.
  2. Il miglioramento dell’analisi e della categorizzazione delle liste di avviamento al lavoro e delle modalità di ricerca di personale e valutazione del candidato per velocizzare l’incontro domanda/offerta, evitare distorsioni e fornire all’Ufficio le informazioni necessarie a sviluppare attività di riqualificazione e orientamento.
  3. Rivedere le modalità della richiesta nominativa, trovando un equilibrio tra le esigenze delle imprese di scegliere la propria manodopera e la necessità del Paese di tutelare l’occupazione interna, legandola agli indici di disoccupazione generali e settoriali.
  4. La riforma del lavoro occasionale, la regolamentazione dello Smart Working, la normazione del lavoro degli amministratori, pensionati e familiari, per rendere più moderno e flessibile il mercato del lavoro.
  5. La riorganizzazione degli incentivi mirandoli a programmi di riqualificazione dei disoccupati e di occupazione delle fasce deboli e delle persone diversamente valide e interventi a favore del welfare aziendale.
  6. La revisione degli ammortizzatori sociali, del patto di servizio e delle norme a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo delle politiche attive.

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