San Marino. Lonfernini: “Lavorare per ricostruire un Paese lasciato in frantumi”

San Marino. Lonfernini: “Lavorare per ricostruire un Paese lasciato in frantumi”

“I cittadini hanno affermato la volontà di voltare pagina rispetto a un capitolo molto infelice e improduttivo”.

Esordisce così Teodoro Lonfernini, futuro segretario di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, lo Sport, l’Informazione e i Rapporti con l’Aass, nel corso del Consiglio Grande e Generale di oggi. “Voi, colleghi dell’opposizione – aggiunge -, avete creato i presupposti perché forze come le nostre potessero coalizzarsi, superando le divergenze. Se siamo qui ora è anche a causa delle vostre disgraziate decisioni unilaterali e autoritarie. Avete fallito. Avete fallito una opportunità per il Paese perché vi siete fatti accecare dalla gestione del potere piuttosto che del Paese. Secondo aspetto: ora abbiamo il compito di recuperare il tempo e le opportunità perdute. Avvieremo vere e condivise operazioni di sincerità e oggettività nei confronti del Paese. Lo faremo non come avete fatto voi. Noi gestiremo tutti gli aspetti anche quelli negativi che meno piacciono.

Con grande capacità di gestire per il bene comune il potere istituzionale. Sarà qui la grande differenza rispetto alla legislatura che ci siamo lasciati alle spalle. Si tratterà di lavorare per ricostruire un Paese lasciato in frantumi. Nella nostra epoca siamo passati attraverso una guerra di interessi economici e politici che ci ha devastato. Anteporre alle convenienze personali i doveri del proprio mandato. Non è restaurazione, ma ricostruzione. Ci sono punti fermi attorno alla struttura del programma di Governo.

Quello che nasce è un Governo politico fortemente rappresentativo. Questo forte mandato deve garantire che il tempo dei politici burocratici è decisamente terminato. E’ altrettanto vero che bisogna dimostrare di essere politici con tutte le lettere maiuscole. La serietà la si dimostrerà con la serietà con cui trasformeremo i problemi in opportunità positive. Ci sono riforme non più rinviabili come quella previdenziale e della pubblica amministrazione. Cronoprogrammazione del progetto Paese.

Il decennio che abbiamo davanti sarà difficile anche da un punto di vista internazionale. Dovremo essere capaci di creare un sistema che sarà fluido. Un sistema premiante anche fiscalmente ma non banalmente agevolante come accaduto per anni interi. Meno spesa pubblica, meno tasse e vessazioni per chi lavora onestamente, più investimenti. Non dovremo accontentarci di giudizi internazionali insoddisfacenti. Io partirò dal lavoro. Aumento dell’occupazione: questo l’obiettivo più importante.

Non dimenticherò l’AASS, le infrastrutture per acqua, luce e gas. Riprogettare il sistema di raccolta porta a porta, attivando sistemi di raccolta automatizzati. Per tutto questo sarà necessario informare e comunicare al meglio. Fare bene sarà necessario tanto quanto comunicare. Sarà talmente utile che tutto il mondo intorno a noi, a cominciare dall’Italia, dovrà conoscere bene i nostri passi. Non dobbiamo essere sudditi di nessuno, ma consapevoli della nostra capacità di negoziazione nei confronti del mondo. Non dovremo passare un’altra legislatura in totale contrapposizione. Lo scontro in Aula non dovrà essere ripetuto. Ci confronteremo con l’opposizione e il nostro impegno sarà massimo.

I nostri cittadini hanno detto basta a una politica alla ricerca della distruzione di qualcosa o qualcuno. Non mi interessa la ricerca dei colpevoli, ma trovare protagonisti per il rilancio del Paese. In conclusione posso affermare che ci impegneremo con grande sforzo: avremo la necessità di sentire continuamente la gente”.

Clicca qui per leggere il report intergrale del Consiglio Grande e Generale della mattinata di martedì 7 gennaio.

Clicca qui per leggere il programma di governo completo

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