San Marino. Lonfernini: “Pronti a posticipare tributi e scadenze per tutti i COE”

San Marino. Lonfernini: “Pronti a posticipare tributi e scadenze per tutti i COE”

Accanto all’aspetto sanitario, tiene banco anche a San Marino il dibattito sulle gravi ripercussioni economiche che il coronavirus sta causando al tessuto economico.

Nei giorni scorsi l’Ufficio Tributario ha spedito a tutte le imprese una circolare in cui indica gli Iban su cui versare imposte dirette e indirette e tasse dell’Ufficio Tributario, comprese le sanzioni, che scadono nel periodo di emergenza sanitaria. Questo in ottemperanza alle indicazioni contenute nell’ultimo decreto sull’emergenza Covid-19. Una doccia fredda per chi si aspettava sospensioni o dilazioni dei tributi dopo un mese di blocco dell’economia.

Leggi la circolare del Tributario.

Nel documento la dirigente Ida Valli spiega che “a breve verranno diramate ulteriori indicazioni e disposizioni relativamente alla sospensione e proroghe dei diversi termini ed adempimenti fiscali. Si comunica che la Segreteria di Stato per Finanze e Bilancio e il Dipartimento Finanze sono a disposizione per eventuali necessità e chiarimenti”.

 

A tranquillizzare gli operatori economici è il Segretario di Stato al Lavoro Teodoro Lonfernini che a Libertas dichiara: “Quelle di cui parla il Tributario sono le scadenze previste per il mese di marzo. Per quelle successive invece il Congresso di Stato sta approntando una delibera apposita. Siamo pronti a spostare le scandenze di tributi, importi e scadenze per tutti i COE”. Quindi anche le ditte individuali e i liberi professionisti che sembravano dover restare fuori dalle agevolazioni. “Abbiamo inserito tutti perché non possiamo ragionare di cittadini di serie A e serie B di fronte a una crisi del genere”.

Le iniziative in campo economico sono “la fase 2 dell’emergenza Coronavirus” spiega Lonfernini. “La fase 1 è stata la tutela dell’attività sanitaria e la riduzione della mobilità delle persone. Abbiamo normato anche la CiG straordinaria e il lavoro a distanza che non era normato. Dopo la fase 2 arriverà la fase 3 in cui andremo a valutare categoria per categoria il sostegno necessario per il rilancio”.

Tutto ciò nella speranza che il contagio rallenti quanto prima.

 

digià

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