Che la Repubblica di San Marino sia stata molto utilizzata dalla corruzione pubblica italiana è cosa risaputa.
Non sorprende del tutto perciò quanto scritto ieri da Domenico Lusi su La Repubblica, anche per il collegamento con il Lussemburgo.
Titolo: Mondiali di nuoto, sequestrato il tesoretto dell’ex commissario / Finiscono sotto chiave 100mila euro depositati su un conto lussemburghese
intestato a Claudio Rinaldi, l’ex commissario straordinario per i Mondiali di
nuoto di Roma del 2009.
(…) De Vito Piscicelli ha raccontato ai pm di essere stato costretto a versare a
Rinaldi una tangente di 100mila euro il 23 dicembre 2008, dopo che una sua
impresa aveva vinto l’appalto per realizzare la piscina di Valco S. Paolo, a
Roma.
(…) Secondo i Ros la tangente sarebbe stata depositata, il 29 dicembre 2008, su un
conto fiduciario aperto presso Bac fiduciaria di San Marino intestato alla madre
di Rinaldi per poi essere bonificata con la causale “finanziamento soci” su un
conto acceso in Lussemburgo intestato alla Silos Sa. «Si è accertato – scrive il
gip – che Rinaldi è uso movimentare i propri illeciti profitti trasferendoli in
territorio estero (San Marino e Lussemburgo)» e che «la Silos sa è una società a
lui riconducibile che funge, in tutto o in parte, da collettore di tangenti».
Dal decreto emerge anche che l’11 dicembre 2009 Rinaldi si è avvalso dello scudo
fiscale, facendo rientrare oltre 2 milioni ricavati dalla vendita di titoli
depositati in Lussemburgo.