David Oddone di L’Informazione di San Marino in una intervista a Gerardo
Giovagnoli, Segretario del Partito dei Socialisti e dei Democratici ex
coalizione Riforme e
Libertà, minoranza in Consiglio
Grande e Generale ha posto, fra altre, questa domanda:
Veniamo alla criminalità organizzata il caso Credito Sammarinese. Che cosa rischia il Paese?
“Il caso Credito Sammarinese è un esame di maturità per Banca Centrale, Tribunale in particolare e per il Paese tutto in senso generale.
Sintetizzando la vicenda riguarda un istituto bancario i cui vertici hanno cercato, a quanto pare dalle indagini, investitori nel mondo del narcotraffico italiano e internazionale, possibilmente per far passare per la Repubblica ingenti somme da riciclare. Le peculiarità che non devono sfuggire è che i fatti in questione sono di qualche mese fa, il principale attore dell’operazione è stata vittima di omicidio, si ipotizza che parte dei soldi da riciclare dovessero servire per acquistare la banca in grande difficoltà e per la prima volta sono stati tratti in arresto a San Marino i vertici di un istituto bancario in coordinazione con le forze inquirenti italiane. Non si poteva agire con la solita cautela, serviva far capire che l’attenzione degli organi di controllo e repressione era massima, buono quindi l’operato del tribunale.
Altra cosa il trattamento dei dipendenti e dei correntisti, entrambi ignari dei fatti, che non meritano quello che sta accadendo; forse era opportuno scorporare meglio l’operatività di una società dai risvolti giudiziari che riguardano una sua parte. Una operazione che ha messo per la prima volta positivamente in risalto l’attività autonoma del tribunale, rendendo possibile la partecipazione congiunta del Giudice Vannucci e del capo della procura antimafia italiana.
Un passo che significa fiducia nel nostro sistema, dopo anni di lavoro e incomprensioni con l’Italia questo sembra un punto di non ritorno per il quale ringraziare chi si è adoperato legiferando dal 2008, i giudici ed il Segretario Casali che avendo istituito una Commissione Consiliare specifica e un osservatorio ha fatto in modo di portare al centro del dibattito quello che prima veniva ignorato o sottaciuto: la possibilità di essere permeati da fenomeni mafiosi. Ora si hanno gli strumenti per informare cittadini, operatori economici, ordini professionali delle pratiche più utilizzate dalla criminalità organizzata; quando a questo sarà aggiunta un’attività inquirente specifica, che il Psd caldeggia fortemente, ci potremo dire attrezzati a fronteggiare fenomeni criminali in costante mutazione e affinamento”.