San Marino. Marco Podeschi: “Governo tendente ai festeggiamenti, ma poco incline alla trasparenza”

San Marino. Marco Podeschi: “Governo tendente ai festeggiamenti, ma poco incline alla trasparenza”

“Se i conti del veglione con Sting sono stati fatti con i criteri del ‘bilancio vicino allo zero’, sono sicuro che la ‘cifra ampiamente recuperata’ è certa”.

Lo dice con tono sarcastico l’ex segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Marco Podeschi, che in un comunicato esprime la sua opinione (critica) sulla serata di gala organizzata a San Marino lo scorso weekend e sull’atteggiamento “festaiolo” del Congresso di Stato.

Del governo è nota la tendenza ai festeggiamenti, specie se pagati da Pantalone, ma è poco incline alla trasparenza sugli atti e sulle spese – manda a dire Podeschi -. La delibera di autorizzazione di spesa è improvvisamente apparsa sul sito delibere a evento già tenuto. Deroga alla programmazione degli eventi già autorizzata dal governo. Abile slalom nelle norme contabili dello Stato, più semplice un contributo a una società esterna per organizzare l’evento. Sottostimata la spesa almeno dalle foto pubblicate sui social. L’asta su cui ruotava il senso nobile dell’evento è stata decisamente singolare: un funzionario di una segreteria di Stato incassava con un Pos gli incassi delle vendite degli articoli messi in vendita su cui – voci a parte – c’è un alone di mistero“.

“Viaggi aerei con membri di governo? Soggiorni a Palazzo Begni? Voucher vacanze? Cimeli del periodo di opposizione?”.
Domande, queste di Podeschi, “non polemiche, a fronte di un evento segreto per San Marino ma non per la stampa italiana che ha dato ampiamente conto dell’iniziativa degli ambasciatori di San Marino dedicato al settore della ristorazione italiana”.

E ancora: “È normale per gli ambasciatori prestarsi a eventi charity, ma non è proprio usuale se di mezzo c’è l’attività economica degli ambasciatori che trarrò sicuro vantaggio dall’evento. Se il prezzo di qualche attimo di celebrità per il governo con annesso red carpet e photo opportunity con celebrities e un dessert di uno chef stellato è fare da tappezzeria alla splendida Toscana e ai suoi celebri Super Tuscan, mi chiedo che senso abbia per chi dovrebbe porsi da esempio verso i cittadini sottoposti a limitazioni delle libertà personali e ancora sotto gli effetti della pandemia“.

“Il punto non è essere Vip o parte della casta, come sentenziato una strampalata posizione di un consigliere, ormai un classico nella macedonia di pensieri in libertà post eventi con polemica di governo e maggioranza – ribadisce l’ex membro del Congresso di Stato -. Dal veglione e dalle interviste non si capisce come si promuoverà il sistema Paese. Si faranno feste, aste con musicisti e attori? C’è un progetto dietro il rilancio del settore turistico? Ci sono dei piani, budget, obiettivi, risorse? Quale sarà il ruolo degli ambasciatori cantanti nella politica estera del governo?“.

“Capisco l’euforia di assistere all’esibizione live di Sting, di una cena dello chef Sartini, di un dessert Cracco, di una mise en place in pieno luxury style, ma la trovo poco consona nella forma e nei contenuti al momento storico che stiamo vivendo e al messaggio che la Repubblica di San Marino dovrebbe lanciare – sottolinea Podeschi -. Il lascito del veglione al Kursaal saranno le foto rubate dai presenti, i video del cantante di Albione, i sorrisi dei ciclisti pronti a raggiungere una tenuta in Toscana e non un semplice podere con vigneto di Faetano”.

San Marino, in tutto ciò, era solo la cornice di uno splendido quadro in cui ci azzecca molto poco. Per essere costruttivo, il governo avrebbe potuto investire 100.000 euro, la cifra che, alla fine, sarà, euro più o euro, il costo dell’evento, per sostenere la riqualificazione del settore della ristorazione chiamando chef stellati italiani per corsi e utilizzando come testimonial gli ambasciatori per promuovere i ristoranti e i prodotti sammarinesi. Non ci sarebbe stato il veglione e le belle foto, ma almeno si sarebbe prodotto un risultato concreto evitando l’ennesima scia di polemiche in cui il governo sguazza con abilità e superbia rispetto ai cittadini e al bon ton istituzionale che, in tutte le epoche storiche e politiche, a San Marino c’è sempre stato“, sentenzia infine Podeschi.

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