San Marino. Marco Podeschi (UPR) interviene su tema residenze

San Marino. Marco Podeschi (UPR) interviene su tema residenze

Le Commissione Affari Esteri di ieri ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema residenze.

Personalmente ritengo, come più volte affermato dall’Unione Per la Repubblica, che l’argomento residenze sia un passaggio rilevante attraverso il quale costruire un modello di sviluppo nuovo per il Paese che attragga investimenti qualificati in territorio.

Residenze concesse a soggetti che possano portare valore aggiunto al sistema San Marino e che con trasparenza possano richiedere tale facoltà – limitando al minimo indispensabile – la discrezionalità della politica.

Trasparenza nelle procedure e tempi celeri per dare risposte a i soggetti che, per ragioni di affari o di lavoro, scelgono la Repubblica di San Marino come centro dei propri interessi e luogo nel quale risiedere.

Sulle residenze si è anche parlato nel tavolo per lo sviluppo. Pertanto auspico che tale argomento possa presto approdare in Consiglio Grande e Generale sotto forma di un progetto di legge che stabilisca criteri univoci per la concessione di residenze definendo procedure chiare, lineari e veloci per la richieste e valutazione delle domande.

Situazione che oggi non è così e mentre il mondo si evolve e molti stati utilizzano la facoltà di concedere residenze come una delle leve per sostenere l’afflusso di capitali e investitori e fattore per ottenere professionalità qualificate da impiegare nelle varie attività economiche.

San Marino sta alla finestra e si trincera dietro le dichiarazioni di intenti di maggioranza e governo.

Mi ha fatto piacere la dichiarazione del Segretario di Stato per gli Affari Esteri Pasquale Valentini, che in attesa della tanto sospirata normativa – intende migliorare le procedure attuali decisamente poco snelle, poco trasparenti e molto burocratiche.

E’ positivo l’impegno del Presidente della Commissione Marino Riccardi che ha cercato di standardizzare almeno la presentazione delle domande.

Si stenta a capire come nel 2013 a San Marino non esista una banca dati comune per tutte le amministrazioni in cui fare confluire tutte le informazioni dei soggetti che richiedono residenze/soggiorni. Tale mancanza, grave per uno Stato, non è accettabile in un’epoca in cui è ormai semplice e neppure troppo costoso progettare e realizzare software per raccogliere tutte le informazioni prodotte dai vari settori dell’amministrazione. 

Le ammissioni in tale senso non possono essere una foglia di fico per nascondere una situazione nella quale la sbandierata modernizzazione e informatizzazione dell’Amministrazione è stata – in alcuni casi – solo uno slogan non sostanziato dall’utilizzo della tecnologia per semplificare le procedure.

Sono necessari cambiamenti e una piccola cosa – come la mancanza di banche dati comuni – denota come il Paese necessiti di cambiamenti radicali e innovazione con semplici atti concreti, mancati purtroppo fino ad oggi.

Unione Per la Repubblica vuole questi cambiamenti e atti concreti che invertano una tendenza non positiva per il Paese.

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