L’Informazione di San Marino: “Grandi debitori. Merlini riempia il Pianello di gente, magari con i forconi come chiedeva una volta Rete”
MARINO CECCHETTI
La relazione sulla seconda “fase” della “Commissione Consiliare d’inchiesta” sulle “crisi bancarie” (Cis e altre) è ancora all’esame del Consiglio Grande e Generale, dove si è proceduto finora alla lettura.
La relazione sulla prima fase (Banca Cis) è stata consegnata in Tribunale un anno fa. Ancora non si ha notizia dell’avvio di procedure per il recupero dei danni arrecati al bilancio dello Stato da politici e loro amici, coinvolti nel dissesto.
La seconda fase della Commissione d’inchiesta parte ancor peggio. Sì, perché gli stessi commissari hanno scientemente tenuto celati i nomi di politici e loro amici responsabili del danno recato all’erario pubblico come clienti di Cassa di Risparmio, Asset Banca, Banca Commerciale Sammarinese e altre banche. Clienti che hanno omesso di onorare i loro impegni bancari scaricando di fatto i loro debiti privati sull’erario pubblico. Una vergogna. Eppure finora nemmeno uno dei 70 consiglieri eletti nelle ultime elezioni politiche si è messo a urlare in CGG contro lo scandalo e ha promosso azioni giudiziarie di recupero.
“Noi chiediamo che tutti i nomi dei grandi debitori delle banche siano pubblici”, ha detto il Segretario Generale della Confederazione Sammarinese del Lavoro, Enzo Merlini. E che si proceda al recupero.
Non solo per i grandi debitori, aggiungiamo noi. I nomi di tutti gli insolventi, quando c’è di mezzo lo Stato, devono essere resi noti, come sul Bollettino dei protesti, dove ci sono e i piccoli e i grandi.
Simone Celli, da Segretario di Stato alle Finanze, provò a rompere l’omertà politico-mafiosa. Sappiamo com’è andata.
Aspettiamo che Merlini riempia il Pianello di gente, magari coi forconi, come avrebbe suggerito – una volta – il Movimento Rete.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino