L’Informazione di San Marino
Marino Cecchetti
Da qualche mese circola del materiale cartaceo anonimo fortemente denigratorio, che è stato oggetto di tre conferenze stampa, due delle quali appositamente e urgentemente convocate.
10 luglio. I vertici della Csu annunciano di aver ricevuto un plico di scritti in cui esponenti sindacali di primo piano verrebbero accusati di avere personalmente tratto benefici nell’amministrare, per quanto di competenza, i fondi pensionistici. “Si tratta di una operazione ignobile e vergognosa, dal chiaro sapore malavitoso” è stato detto nell’occasione.
11 settembre. In coda ad una conferenza stampa del Congresso di Stato convocata per illustrare le prime iniziative programmatiche di Governo dopo la pausa estiva, si dà notizia di un dossier con schermate di chat di Segretari di Stato. Il dossier viene collegato a giudizi espressi sui social nettamente fuori dalle righe e, perfino, a dei “pedinamenti” di cui per la prima volta si è venuti a conoscenza appunto nell’occasione.
22 settembre. Rete ed MdSi denunciano la diffusione di una messaggistica che offende un esponente di Rete come persona. La conferenza stampa è convocata sul bordo della superstrada di fronte al Poliedro, ‘inquadrato’ fra gli stemmi dei due movimenti. I partecipanti dicono che, contrariamente a quelli diffusi dai governanti, questi messaggi sono falsi e scandiscono in coro: “non ci fermeranno”.
In tutti e tre i casi è stato ribadito: “non abbiamo niente da nascondere”. Ed i promotori si sono impegnati ad affidare a tribunale e gendarmeria le indagini per assicurare alla giustizia gli autori dei dossier.
Quel che sorprende è il rilievo pubblico dato a questo tipo di materiale. Un rilievo fortemente deleterio, se le indagini non si concludono a breve.