San Marino, Mario Fantini. Lo elogia Tito Masi davanti a Di Vizio

San Marino, Mario Fantini. Lo elogia  Tito Masi davanti a Di Vizio

A Forlì, l’11 marzo 2011,  davanti ai pm  Fabio Di Vizio e Marco Forte, parla del  dr. Mario Fantini, Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino che, fra l’altro, ricorda di averlo, proprio lui, fatto nominare Direttore della Cassa di Risparmio di San Marino, quando di detta Carisp, Masi era  Presidente (1987-1990).

Certamente, lo posso dire a ragion veduta,  le referenze erano ottime sulla persona; così le esperienze precedenti, il curriculum e tutto il resto. Quindi è arrivato a San Marino anche con questo carisma, e poi l’ha dimostrato nell’operatività e nella conduzione della banca“.

Il Progetto Delta  era a conoscenza non solo della Cassa e della Fondazione, ma dell’intera classe politica sammarinese.
Cioè Fantini, prima di avviare il progetto, ha incontrato addirittura gli esponenti di maggioranza e di opposizione e ha illustrato il progetto.
Attorno a quel progetto c’era un consenso diciamo così molto ampio nel paese, nel senso che l’idea di investire una raccolta considerevole al di là dei confini in un’iniziativa di carattere imprenditoriale era stata valutata positivamente da tutti. Quindi sulle grandi linee c’era una conoscenza senz’altro ampia.
La Fondazione certamente aveva più informazioni che altri. I membri del Consiglio di Amministrazione, la maggior parte dei quali erano presenti nel C.d.A. anche in periodo antecedente al mio arrivo, e quindi ai fatti di cui parliamo, mi fa presente che non conosceva i dettagli dell’operazione. Cioè l’esposizione complessiva ad esempio di Cassa di Risparmio non era nota.
Questo l’hanno affermato in più occasioni i membri del Consiglio. Dall’altra parte invece si ribatte ‘No, voi lo sapevate, ne eravate a conoscenza, anche perché il Presidente della Fondazione veniva costantemente informato dal Dottor Fantini, spesso partecipava addirittura alle riunioni del Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio, quindi è impossibile che la Fondazione non fosse a conoscenza di questo’
.”

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