San Marino. Mario Venturini intervistato da Stiven Ciacci. La Serenissima

San Marino. Mario Venturini intervistato da Stiven Ciacci. La Serenissima

Stiven Ciacci – La Serenissima: Venturini (Ap)
soddisfatto a metà:
“Si può fare di più”
Intervista al capogruppo di Alleanza Popolare: l’esponente rivendica il risultato del Polo del Lusso, critica il governo sul tema del lavoro e parla del rapporto con Upr e maggioranza    / “Elezioni
non opportune
ma bisogna fare di più”

Mario Venturini è un uomo senza
peli sulla lingua, un lavoratore,
un politico che, piaccia o
non piaccia, dice sempre quello
che pensa liberamente. Sì in
maniera libera, senza troppo
“politichese”, cosa che purtroppo
in questo paese non sempre
accade frequentemente per via
di equilibri ed intrecci politici
che non permettono di farlo.
Venturini è fatto così: grande
esperienza politica, “ago della
bilancia” indiscusso in Ap
e in maggioranza, grande capacità
nei rapporti, anche con
l’opposizione, e credibilità nella
sua azione politica riconosciuta
in maniera bipartisan.
Pur non sbilanciandosi, nella
nostra intervista, lancia un
messaggio preciso e chiaro:
bisogna fare di più, così non
basta.
Il capogruppo di AP rivendica
il risultato del polo del lusso,
critica il governo sul tema del
lavoro e parla del rapporto con
Upr e maggioranza.

Venturini, parliamo di attualità,
l’ultimo Consiglio Grande
e Generale ha visto il rinvio
del riferimento del Segretario
alle Finanze sulla linea di credito
con l’Italia, per quale motivo
è slittata la discussione?

“Si è ritenuto opportuno attendere
il termine per l’adesionealla procedura di regolarizzazione
dei patrimoni italiani
detenuti all’estero. C’è stato un
accordo fra i gruppi consiliari.
Il Governo si è impegnato, nel
frattempo, a fornire adeguata
informazione alle forze politiche
sull’andamento della voluntary
disclosure e a convocare
il Consiglio, anche in via
straordinaria, qualora si rendesse
necessario ricorrere ad
un finanziamento”.

Sarà un prestito garantito dallo
Stato o sarà un credito-debito
sviluppato tra banche?
“Non ho molti elementi per
dare una risposta precisa. Innanzi
tutto non è detto che si
concretizzi il prestito che interverrebbe
a favore del sistema
bancario solo in caso di una
uscita di denaro tale da mettere
in crisi la liquidità degli
istituti di credito. Se così fosse,
sarebbero le banche a fornire le
garanzie perché è ad esse che
il finanziamento è destinato.
Non si può escludere tuttavia
che anche lo Stato possa intervenire
come garante di seconda
istanza, a certe condizioni”.

C’e’ chi afferma, soprattutto
tra le fila dell’opposizione,
che sarà un ulteriore indebitamento
per il Paese, cosa risponde?

“Se ci si riferisce al sistemabancario, il Governo ha scelto,
non da oggi, di salvaguardare
i risparmi dei sammarinesi. Gli
aiuti si inquadrano in questo
contesto”.

Parlando del Governo di Bene
Comune mi dica cosa l’ha soddisfatta,
dopo quasi tre anni
di Legislatura e cosa invece
questo Esecutivo poteva fare
meglio

“La riforma Igr, l’uscita dalla
black list italiana e l’ingresso
nella white list – attraverso il
fondamentale percorso iniziato
nella scorsa legislatura – il
risanamento della finanza pubblica
attuato con la spending
review (anche se si poteva fare
di più e meglio), i vincoli sulla
spesa corrente e la diminuzione
del numero dei dipendenti
pubblici – già iniziata col precedente
Governo – le leggi sullo
sviluppo, il nuovo assetto
del Tribunale. Sono stati questi
gli interventi più significativi.
In negativo ci sono le mancate
risposte sul piano dell’occupazione
– con l’eccezione del polo
della moda – i tempi biblici per
portare a casa alcune riforme
e i provvedimenti più corposi
(anche per responsabilità della
maggioranza), la gestione del
personale della PA da parte del
Congresso di Stato, l’influenza
di alcuni partiti o uomini politici
in alcuni settori pubblici,
enti e banche, alcune delibere
che non abbiamo digerito”.

Emergenza lavoro: da qui al
2017 cosa metterete in campo
per arginare il fenomeno della
disoccupazione?

“Credo che le leggi sullo sviluppo
siano state un buon intervento
per attirare investimenti
esteri e rispondere alla
priorità di questi anni e cioè la
creazione di posti di lavoro. I
risultati sono stati modesti ma
le condizioni normative per
una ripartenza dell’economia
ci sono. Devo dire che alla scarsità
di risultati hanno contribuito
il recupero di una credibilità
più lento del previsto e le
campagne mediatiche italiane
che testimoniano l’ostilità di
alcune amministrazioni di quel
paese nei nostri confronti. Nonostante
la rivoluzione attuata
sul piano della trasparenza e
dell’adeguamento alle disposizioni
internazionali in ambiti
strategici e gli esami superati”.

Il Segretario di Stato Antonella
Mularoni, esponente del
suo partito, ha una delega anche
all’internazionalizzazione
del Paese, quali risultati sono
stati raggiunti o arriveranno?

“Il polo della moda è un risultato
raggiunto. Darà occupazione
e lavoro alle imprese sammarinesi. So che il Segretario
di Stato sta occupandosi
di altri gruppi di investitori
esteri, anche non italiani. La segreteria
al territorio inoltre ha
coordinato la realizzazione del
sito www.investinsanmarino.
sm in lingua italiana e inglese,
ha attivato – in collaborazione
con la nostra Università – un
corso di alta formazione sui
processi di internazionalizzazione
dell’economia. Il corso
formerà professionalità in grado
di assistere imprese sammarinesi
interessate a mercati
stranieri e investitori esteri sul
nostro territorio”.

..e nelle telecomunicazioni?
C’è un gran problema con le
linee telefoniche, si riuscirà a
risolvere questo problema?

“Il Congresso di Stato ha approvato
un piano per la realizzazione
di siti di proprietà
pubblica proprio per coprire le
aree più problematiche del nostro
territorio e realizzare poi
una struttura, anch’essa di proprietà
pubblica, cui potranno
appoggiarsi i gestori della telefonia.
E’ terminata la ricognizione
della rete in fibra ottica,
in autunno partiranno i lavori
per rendere disponibile la rete
nelle zone principali del paese
che saranno completati entro il
2016 e che proseguiranno poi
sul resto del territorio”.

Cassa di Risparmio: che idea
si è fatto sul licenziamento
del vicedirettore Vladimiro
Renzi?
“Mi piacerebbe sapere cosa
non va in Cassa e credo sia
una richiesta legittima in considerazione
degli interventi
decisivi dello Stato per la sua
sopravvivenza. La vicenda
del licenziamento del vice direttore
vicario va chiarita ma
già in precedenza avevamo
aperto, nel corso dell’estate, un
confronto in maggioranza su
Cassa di Risparmio che ancora
dobbiamo chiudere. Intanto
per sollecitare comunicazioni
da parte del Governo sullo stato
di salute di questo istituto e
per ottenere informazioni sulla
sua gestione, quindi per avere
elementi di valutazione sulla
possibilità o meno di avvallare
alcune operazioni o interventi
da parte dello Stato”.

Parlando di Alleanza Popolare:
come sta il suo partito?

“Mi verrebbe da rispondere quelli che governano il Paese
in un momento tanto difficile.
I problemi ci sono e sono complessi
e la loro risoluzione non
è proprio dietro l’angolo. Ma
noi ci diamo da fare e speriamo
di ottenere qualche risultato in
più di quelli raccolti fino a questo
momento. Soprattutto risultati
che diano un forte segnale
di ripresa dell’economia”.

Come procede il rapporto instaurato
con l’Unione per la
Repubblica?

“Procede bene. Abbiamo aperto
insieme un contenitore –
repubblica futura – aperto ai
contributi di chiunque sia interessato
ad essere coinvolto
in un nuovo progetto di formazione
politica. Il percorso è
giunto qui. I successivi passaggi
saranno definiti nei prossimi
giorni”.

Quando si inaugurerà il nuovo
soggetto politico?

“Spero fra non molto. Le cose
da fare sono tante. In questo
momento stiamo incontrando
gruppi di cittadini non impegnati
attivamente in politica. In
ogni caso dovremo sottoporre
il progetto, quando sarà, al nostro
movimento per la sua approvazione”.

Sarete una forza di centro?
“Il progetto nasce per iniziativa
di due forze politiche di centro
ma si rivolge a tutti coloro che
sono disposti a spendersi per il
Paese in un momento fra i più
problematici degli ultimi cinquant’anni”.

Quali saranno i punti programmatici
di Repubblica Futura
più importanti e caratterizzanti?

“Il confronto fra Ap e UpR è
stato molto ampio e ha toccato
alcuni temi che possono
rappresentare una buona base
programmatica. Da quelli più
attuali legati all’economia e
allo sviluppo, ad altri che, spero,
caratterizzeranno il progetto.
Questa fase non è ancora
conclusa”.

Avrà come primo interlocutore
il Pdcs? O come affermato
da Lei qualche mese fa il
rapporto fra voi e il partito di
Gatti con ogni probabilità terminerà
con questa legislatura?
“Non può esserci solo un interlocutore,
per quanto importante.
Il dialogo deve essere a tutto
campo, coi soli limiti di chi non
vuole parlare con te. Veramente
non ho mai affermato che il
non benissimo, come tutti rapporto con la Dc è finito. Ho
detto invece che non è il momento
di parlare delle future
alleanze. C’è un governo e una
coalizione di cui Ap è parte e
le valutazioni sul loro operato
andranno fatte quando sarà
il momento. E poi siamo nel
mezzo di un percorso la cui
conclusione porterà ad un nuovo
partito che deciderà lui cosa
fare”.

Cosa risponde a chi afferma
che l’unione tra Ap e Upr sia
dovuta alla crisi di elettorato
dei due partiti?

“L’indicazione a cercare nuove
collaborazioni è del nostro
congresso che si è celebrato
agli inizi del 2013. Sulla decisione
certo ha pesato la consapevolezza
dello scarso peso
che hanno nelle coalizioni – a
maggior ragione se queste sostengono
un governo – i piccoli
partiti. Comunque ogni tentativo
di combattere la frammentazione,
che è un ostacolo
prima di tutto alla governabilità
– va seguito con attenzione purché non sia dettato solo da
intenti elettoralistici. È ciò che
cerchiamo di fare”.

Ultima domanda che faccio
a tutti: sente aria di elezioni?
Crede siano opportune?

“Le elezioni anticipate rappresentano
sempre un’anomalia e
non sono così prevedibili come
spesso si crede. Quante volte
in passato si è detto e scritto
che le elezioni anticipate erano
alle porte e poi non è accaduto
nulla? Il Governo della passata
legislatura doveva cadere, a
giudizio quasi unanime in certi
ambienti, dopo nemmeno un
anno dalle elezioni e le previsioni
più nefaste si sono ripetute
mese dopo mese, fino al
quarto anno di legislatura. Con
meno insistenza, anche oggi il
ritornello non è cambiato. Le
elezioni anticipate non sono
mai opportune nei momenti di
crisi economica, naturalmente
entro certi limiti. Che sono
quelli imposti dalla bontà del
lavoro che si riesce o non si riesce
a fare”.

 

                 AP

“Il mio partito non sta benissimo
ma governare
in momenti di crisi
non è affatto semplice”

 

             LAVORO

“Per ora abbiamo ottenuto
risultati modesti
in termini occupazionali
Le leggi sullo sviluppo
porteranno però investitori
e posti di lavoro”

 

  REPUBBLICA FUTURA

“L’iniziativa politica con Upr
procede bene
Saremo una forza di centro
aperta a tutti i cittadini
che vogliono contribuire
per il bene del Paese”

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