L’informazione di San Marino
Credito di imposta, quella procedura “dagli effetti molto discutibili”
Antonio Fabbri
Le motivazioni della sentenza Mazzini, come emerso nei giorni scorsi, danno conto, seppure incidentalmente, anche delle distorsioni che sono state create dall’utilizzo del credito di imposta. Questo sia per quanto riguarda Banca Commerciale Sammarinese, sia per altre banche in difficoltà. Nella sentenza, infatti, il giudice Gilberto Felici cita anche un altro episodio nel quale, Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi, in tempi più recenti e nonostante non ricoprissero più incarichi politici pubblici, si erano fatti mediatori per la cessione delle quote di Euro Commercial Bank.
Scrive il giudice nella sentenza “Si pensi che ancora nel periodo tra ottobre 2013 e giugno 2014 sussiste cooperazione tra Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi (ad esempio, per mezzo della compagna Biljana Baruca, presso uno studio legale, con la presenza di Baruca, Stolfi, Gambini, e la cooperazione dell’avv. Massimiliano Annetta, all’epoca legale di Baruca, Stolfi e Podeschi; cfr. dichiarazioni Maria Laura Marinozzi, pago 22, trascrizione testimonianza resa all’udienza dibattimentale del 26 settembre 2016) la compravendita di azioni di una banca – Euro Commercial Bank – che, sostanzialmente in stato di insolvenza, aveva ceduto tutti i propri attivi e passivi ad altri istituti, ai quali venne riconosciuto un credito di imposta, con una procedura dagli effetti molto discutibili, perché faceva ricadere su tutti i contribuenti la copertura delle perdite cagionate invece dall’istituto di credito, privato”.
Il giudice attesta, quindi, come sia stato utilizzato in maniera distorta l’espediente del credito di imposta, facendo ricadere sulla collettività, come spiega in altri passaggi della sentenza (vedi l’informazione del 28 giugno 2018) gli errori, se non in certi casi comportamenti ben più gravi, delle governaces delle banche in dissesto.