Donatella Filippi di Il Resto del Carlino: L’intervista. Parla la sorella di ‘mister Karnak’ / «Mio fratello portato in prigione, ma applaudito dai dipendenti»
Mister Karnak è entrato in carcere tra gli applausi dei suoi dipendenti. A raccontarlo è Simona Bianchini, sorella di Marco, senza un filo di emozione e attualmente al comando dell’azienda di Chiesanuova.
Cosa le ha detto suo fratello prima di entrare ai Cappuccini? «Ci siamo salutati, ci siamo promessi che continueremo a lavorare con la determinazione che ci ha contraddistinto da cinquant’anni a questa parte. Allo stato attuale non ci dobbiamo vergognare di nulla».
Qual è stata la reazione dei dipendenti? «Prima di essere portato via, mio fratello ha voluto incontrarli proprio qui a Chiesanuova. E quel breve momento si è chiuso con un lungo applauso. Questo perché noi abbiamo sempre avuto a cuore i nostri dipendenti, con loro c’è una fiducia reciproca. Ecco perché il nostro lavoro deve andare avanti. Questa è un’azienda solida, rappresentiamo un gruppo di 300 lavoratori e quindi 300 famiglie. Con la concretezza del lavoro giornaliero abbiamo chiuso anche lo scorso anno accontentando i nostri 70mila clienti».
Come ha vissuto gli ultimi due giorni? «E’ un duro colpo, ma la vita ce ne riserva tanti e noi dobbiamo essere in grado di reagire. Tutto qui. Poi sui fatti accaduti, per il momento posso dire ben poco». Intanto a piccoli gruppi iniziano ad uscire dall’azienda di San Marino anche gli impiegati. C’è la pausa pranzo e c’è anche poca voglia di parlare, ma tutti sono dalla parte del presidente. «Io sono in questa azienda da quarant’anni — spiega uno di loro —ho trascorso una vita qui e conosco il presidente da quando era bambino. Non ritengo giusto che la giustizia sia gestita in questo modo». «C’è moltissima fiducia — dice un altro dipendente— speriamo che le cose si appianino il prima possibile».
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