San Marino. Morganti non ‘segue’ Felici

San Marino. Morganti non ‘segue’ Felici

Donatella Filippi di Il  Resto del Carlino San Marino: Punta di diamante. Il Psd fa quadrato:
«Le dimissioni di Felici
indeboliscono il governo» / Morganti non ‘segue’ Felici
«Non mi dimetto, sono pulito»
/
Conto Mazzini, il segretario alla Cultura tirato in ballo dalla Frisoni

San Marino. «Non posso dire mi dimetto
per difendermi. Dovrei difendermi
da cosa?». Quella del segretario
di Stato alla Cultura, Giuseppe
Morganti, come lui stesso tiene
a precisare, non è una difesa.
L’indagine sul ‘
Conto Mazzinii’ lo
ha tirato in ballo, precisamente il
suo nome è uscito dall’interrogatorio
dell’imprenditrice Mirella
Frisoni, insieme a quello dell’ormai
ex segretario di Stato alle Finanze,
Claudio Felici e al capogruppo
del Psd, Stefano Macina.
«La citazione non riporta un’accusa. Capisco che se un segretario di
Stato – commenta – viene anche
marginalmente, come è il mio caso,
coinvolto in queste cose è giusto
riflettere. E io lo sto facendo
.
Di più non sono davvero in grado
di dire». La tangentopoli sammarinese
sta mandando in tilt la politica
del Titano. L’ultimo atto mercoledì
ha portato alle dimissioni
del ministro Felici. «Mi dispiace
molto per Claudio – ci tiene a sottolineare
Morganti – che io ritengo
punta di diamante di questo governo.
Perché quello che di buono
è stato fatto in questi anni è
giusto sottolinearlo. La priorità
di tutti in questo momento deve
essere quella di dare un’opportunità
a questo Paese. E non si può
quindi buttare all’aria le cose buone
che sono state fatte». Sulla stessa
linea c’è il partito di Morganti
che è lo stesso di Felici: il Psd.
(…)

Morganti Giuseppe Maria

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