Venerdì 22 febbraio, presso lo studio Antao di San Marino, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Figure nel buio” della pittrice sammarinese Eleonora Mazza.
Eleonora pertanto esprime una sua particolare concezione dell’arte, grazie alla quale mira a ricercare non il bello che le sta attorno ma, in continuità elettiva con alcuni grandi pittori del passato e contemporanei (Bosh, Goya, Van Gogh, Munch, Bacon, Dubuffet, Basquiat) da cui lei trae ispirazione, ad articolare una particolare forma di psico-espressionismo che diventa, come lei stessa ci dice, specchio dell’anima.
La sua pittura non è rassicurante, ma lo scopo dell’Arte non è rassicurare. Essa può raffigurare la bellezza, può stupire, commuovere, può fare riflettere e può, come scrive Umberto Eco nella sua Storia della bruttezza (Bompiani, 2007/2010), ritrarre anche il brutto e lo ha fatto fin dai suoi albori. Dall’arte primitiva fino a quella contemporanea la bellezza è stata raffigurata tanto quanto la bruttezza. Eco ricorda che le varie manifestazioni del brutto attraverso i secoli sono più ricche e imprevedibili di quanto comunemente si pensi.
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