San Marino. Nasce il Movimento Demos: “Il primo cambiamento non è la conquista del potere, ma il cambio della cultura dominante nel Paese”

San Marino. Nasce il Movimento Demos: “Il primo cambiamento non è la conquista del potere, ma il cambio della cultura dominante nel Paese”

Giovedi 24 Marzo alle ore 18 presso il Vanilla (Piazza del WTC a Dogana) si terrà la presentazione di un nuovo movimento politico di San Marino: DEMOS.

Lo annuncia in una nota Augusta Taddei, già aderente e candidata del movimento Rete. E diversi passaggi del comunicato possono essere letti come critica al movimento di Ciavatta, Tonnini e Zeppa che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con dolorosi compromessi, inevitabili per una forza di governo per di più alleata con il Pdcs.

Ecco la nota:

“Alla vigilia della celebrazione dell’Arengo del 1906, l’iniziativa popolare che segnò la fine al regime oligarchico di San Marino radicato da secoli.

In un momento tra i più bui della politica e della storia del paese e con sullo sfondo una guerra che mette in discussione i paradigmi dell’occidente.

Le persone riunite dietro al progetto DEMOS, vogliono ostinatamente ridare coraggio, forza e voce alla democrazia solidale.

Riacquisire una capacità di confronto politico che non sia scontro ma ragionamento comune.

Dare voce alla volontà della cittadinanza di avere meccanismi condivisi nell’assegnare il diritto di scelta e alla capacità di esercitarlo nel modo più proficuo possibile per gli interessi della comunità.

Chi ritiene che la politica non sia solo un gioco delle parti basato sulla forza, ma lo strumento principe di sintesi delle istanze sociali ed economiche della comunità, ha bisogno di un approdo e un punto di rifermento nell’attuale scenario politico.

A tutti coloro che credono in questi ideali chiediamo di costruire insieme un soggetto ed un progetto politico che realizzi nella pratica con determinazione queste visioni, essendo consapevoli che il primo cambiamento non è la conquista del potere, ma il cambio della cultura dominante nel Paese, da realizzarsi con l’esempio delle azioni quotidiane.

Il grande lavoro svolto da chi ha sempre combattuto una idea volontà elitaria dello Stato, non può spegnersi di fronte all’esigenze del potere o di fronte alle tentazioni di protagonismo dei singoli.

Il ruolo fondamentale del sociale, della responsabilità verso la comunità, della salute, la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’istruzione, i rapporti internazionali e i diritti fondamentali devono diventare argomenti di produzione per un cambiamento culturale e concreto per la Repubblica.

Costruiamo insieme una casa dove fare convergere le idee e i pensieri e la forza di tutti coloro che condividono la visione di una democrazia solidale (DEMOS).

Solidale è il sostegno reciproco che scardina barriere e costruisce legami.

Democrazia intesa come la capacità di richiamare tutti alla condivisione e alla responsabilità delle decisioni per rendersi protagonisti e partecipi di esse”.

 

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