San Marino nella morsa di Bankitalia causa Di Vizio

San Marino nella morsa di Bankitalia causa Di Vizio

Sarebbe stato il procuratore della Repubblica di Forlì Fabio di Vizio a costringere Banca d’Italia ad emanare una disposizione specifica sui rapporti fra il sistema bancario italiano e quello della Repubblica di San Marino già il 27 luglio 2008, a meno di due mesi dal sequestro di
2,6 milioni di euro (5 giugno) in trasferimento dalla sede di Bankitalia di Forlì a quella della Cassa di Risparmio di San Marino.

Ne tratta La Tribuna Sammarinese, che pubblica tale disposizione a firma di C. Clemente e A.M. Tarantola ‘per delegazione del Direttorio’ di Bankitalia.

Con detta disposizione venne stabilito che gli enti finanziari sammarinesi, classificati da sempre come ‘residenti’ in Italia, a partire dal 31 dicembre 2008 fossero classificati come ‘residenti in Paesi non della Ue’.

In effetti detta disposizione era stata preceduta da una
circolare Draghi del 19 giugno di cui diede notizia Stefano Elli di IlSole24Ore.

Eppure nella Repubblica di San Marino non si fece nulla per evitare il preannunciato ciclone che arrivò puntualmente
agli inizi del 2009 con la circolare di Banca d’Italia. Circolare che bloccò, di fatto, l’operatività degli enti finanziari sammarinesi.

Incredibile l’atteggiamento di Banca Centrale della Repubblica di San Marino che pare non avesse avvertito i governanti del momento. I vertici della stessa Banca non trovarono di meglio il 30 dicembre 2008 che autorizzare un nuovo soggetto, il 70° del sistema finanziario sammarinese.

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