La Repubblica di San Marino aderisce anche quest’anno alla giornata mondiale contro il fumo, il “No Tobacco Day” promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità e che si celebra ogni 31 maggio.
Lo dicono la segreteria di Stato per la Sanità e l’Istituto per la sicurezza sociale, spiegando in un comunicato congiunto che, “in tutto il mondo”, sono presenti “circa 780 milioni di fumatori vorrebbero smettere di fumare, ma solo il 30% di loro ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo”.
Dati alla mano, “il fumo uccide 8 milioni di persone all’anno, se questi numeri da soli non bastassero, la pandemia da Covid-19 fornisce un ulteriore incentivo per liberarsi da questa pessima abitudine”.
I tabagisti, infatti, “non solo sono a maggior rischio di sviluppare patologie gravi come le malattie cardiovascolari e respiratorie, il cancro e il diabete, ma sono più vulnerabili al Covid-19 e corrono un rischio maggiore del 50% di sviluppare malattie gravi o di morire per Covid-19 rispetto ai non fumatori”.
In base ai dati sammarinesi, “i casi annuali di carcinoma del polmone nel periodo 2016-2020 sono tra i 15 e i 20 l’anno, i tumori testa collo sono circa 5 all’anno e numerose diagnosi sono fatte in una fase di malattia che richiede interventi complessi e non sempre risolutivi; nel biennio 2019-2020 sono stati registrati 167 decessi per tumore, di questi quasi il 20% è riconducibile a tumori strettamente collegati all’abitudine tabagica, quali quelli del polmone e del distretto testa collo, ma in molti decessi per neoplasia sappiamo che il fumo ha rappresentato un’importante concausa”.
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