Valeria Ciavatta, Segretario agli Interni, risponde alle critiche piovute in merito alla gestione dell’emergenza neve di questi giorni.
Il territorio di San Marino è sicuramente tra i più colpiti. Eppure i
nostri servizi essenziali non si sono fermati, né abbiamo avuto
interruzioni di luce acqua e gas, né incidenti gravi per le strade, né
decessi di animali nelle stalle. Da noi non sono state lasciate in pieno
isolamento case e frazioni, nonostante non sia intervenuto l’esercito.
E’ solo per fortuna o è anche per organizzazione?
Davvero si pensa di
poter dare colpa al governo se su tetti e terrazzi è caduta
ininterrottamente tanta neve da mettere a rischio le strutture?
Le
verifiche sulla stabilità di tetti e coperture sono state disposte dal
nostro Coordinamento di Protezione Civile con almeno due o tre giorni di
anticipo rispetto a quasi tutti i comuni italiani. I mezzi che, come le
turbine altri devono ancora acquisire, da noi operano da giorni ed
hanno consentito di ripristinare il doppio senso di marcia sulle vie
principali.
Ed è grazie a questi mezzi e a tutti gli operatori in
campo che oggi abbiamo muri di neve alti oltre due metri in Città ed in
Borgo così da consentire il passaggio a piedi o con l’auto anche nelle
zone più colpite.
Con ciò, non ci si vuole sottrarre al giudizio
della cittadinanza né si vuole negare che nei primissimi giorni sono
state riscontrate alcune lacune nella pulizia di qualche reparto
assegnato ad operatori privati della rotta neve. Tanto che si è
intervenuti in corso d’opera per controllare correggere e migliorare
alcune attività.
La protezione civile esiste ed è stato rafforzato il Pronto Intervento
E’
innegabile che vi siano disagi ed alcuni non possono essere evitati. Ma
la Protezione Civile esiste. Ed è costituita da servizi pubblici,
uffici ed organi con compiti ben precisi, sempre espletati in occasione
delle nevicate ed anche oggi svolti 24 ore su 24 in condizioni
assolutamente eccezionali non solo per San Marino ma anche per ampie
regioni europee .
Non è affatto vero che dal 2006, data di adozione
della legge di protezione civile, non sia stato fatto nulla fino ad
oggi. I responsabili politici di allora hanno omesso di provvedere alle
cose più importanti e concrete che, invece, hanno trovato realizzazione
in questa e nella precedente legislatura, con i decreti per la sicurezza
e con atti volti a rafforzare l’efficienza del Pronto Intervento della
Polizia Civile.
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