Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Dopo la neve con il disgelo arriva il pericolo frane / L’ufficio progettazione tiene monitorate diverse aree a rischio. L’ingegner Gennari: “Qualche problema ce lo aspettiamo. Tutto dipenderà dalla velocità di scioglimento della neve”
Dopo la neve e il progressivo ritorno
alla normalità, adesso il
pericolo è quello di frane e smottamenti.
Già lo scorso anno con
la neve di marzo e il rialzo repentino
delle temperature, si erano
registrati smottamenti e frane
per il rapido scongelamento della
neve. Anche l’ingrossamento del
torrente Marano aveva dato qualche
problema. E’ in quell’alveo
che finisce, infatti, buona parte
della neve che è stata tolta dalle
strade e riversata nei calanchi.
Al momento, e anche secondo
le previsioni dei prossimi giorni,
sembra che il disgelo sia lento e
questo è un bene dato che così
sono più limitati i rischi di frane.
Già sono state fatte anche a San
Marino delle verifiche su questo
problema e ci sono diversi siti costantemente
monitorati dall’ufficio
progettazione.
“Tutto dipende dalla velocità con
cui si scioglierà la neve – conferma
l’ingegner Stefano Gennari
dirigente dell’ufficio progettazione
– se la temperatura si alzerà di
molto, ad esempio per effetto del
garbino, è chiaro che ci dobbiamo
attendere più movimenti di terreno”.
E dall’ufficio progettazione
qualche danno già se lo aspettano.
“In certe situazioni, dove già
gli equilibri sono molto instabili,
il rischio è reale. Abbiamo diverse
situazioni monitorate. Quattro o
cinque frane tenute sotto controllo”.
Tra queste alcune sono nelle
zone di Chiesanuova e Galavotto.
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