San Marino. No alla fusione Carisp-Bsm

San Marino. No alla fusione Carisp-Bsm

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No alla fusione Carisp-Bsm. Guidi: “Siamo dispiaciuti” 

Il Segretario Finanze sulla bocciatura dell’Ente Cassa Faetano

Il No dell’Ente Cassa di Faetano al progetto di aggregazione fra Bsm e Carisp prende in contropiede il Governo. Che per voce del segretario alle Finanze, Eva Guidi, commenta la decisione. “Prendiamo atto della decisione con dispiacere, perché – commenta il ministro ai microfoni di Rtv – credevamo nell’avvio di questo percorso. Nell’ipotesi di fusione pensavamo, comunque, ad una Cassa di Risparmio ricapitalizzata. L’operazione, infatti, sarebbe stata fatta con una banca dello Stato risanata e con l’obiettivo di creare un’impresa bancaria con maggiore peso e dimensioni, e quindi con più forza per fare fronte alle sfide future una volta firmato il memorandum con Bankitalia. Anche se il no è perentorio – aggiunge la Eva Guidi – il governo spera si possa riparlarne. In ogni caso Cassa deve passare per un percorso di ricapitalizzazione che lo Stato ha in animo di fare in tempi brevi”.

Intanto il no dell’assemblea di Ente Cassa alla fusione sta già producendo i suoi effetti. “Da ieri – dice Pino Guidi, responsabile del comitato No fusione, ai microfoni dell tv di Stato – la società Kpmg ha interrotto il rapporto con la Banca di San Marino”.

Il momento è comunque delicato. L’Ente, infatti, ha sollecitato il Consiglio Direttivo dell’istituto di credito a dimettersi. Così hanno fatto anche i membri dell’altro comitato, Amo Bsm, gli azionisti di minoranza di Bsm verso il Cda della Banca. Questo mentre resta da capire come si muoverà adesso l’istituto di credito alla luce anche dell’esito dell’Aqr che farà capire se u soci saranno chiamati o meno a mettere mano al portafoglio.

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