San Marino. “Non abbiamo progetti di privatizzazione della sanità”

San Marino. “Non abbiamo progetti di privatizzazione della sanità”

“La SUMS ha appreso con sorpresa, dagli organi di stampa, la notizia delle dichiarazioni rilasciate da esponenti di un partito politico su una presunta privatizzazione della sanità sammarinese, in cui SUMS stessa sarebbe coinvolta. Pertanto SUMS ritiene doveroso fornire alla cittadinanza le necessarie puntualizzazioni circa le attività che il Sodalizio sta sviluppando per giungere alla formulazione di progetti ed interventi aventi come obiettivo principale il miglioramento dei servizi socio sanitari alle persone anziane, come già dichiarato pubblicamente fin dal 2019”.

Lo riferisce la SUMS in un comunicato stampa. “Come da statuto, il sodalizio ha “carattere apolitico, ha per scopo principale la promozione di iniziative improntate alla fratellanza ed alla concordia civica, al fine sia dell’elevazione culturale e del mutuo soccorso fra i propri aderenti, sia di sostenere iniziative di solidarietà sociale e di interesse generale rivolte alla comunità sammarinese”.
In tale ambito il Presidente e il Consiglio Direttivo hanno istituito una apposita Commissione interna per studiare e promuovere realizzazioni a favore in particolare delle persone anziane. Sono state già identificate alcune idee di massima, ma ancora da sviluppare in un progetto da condividere con dei referenti interni all’ISS, verificando quindi insieme a loro le possibili sinergie con le attività del sistema sanitario sammarinese. Infatti il Comitato Esecutivo dell’ISS ha individuato qualche mese fa le diverse figure professionali interne all’Ospedale delegate a tale confronto, con le quali la Commissione SUMS ha appunto iniziato a collaborare. Fra le idee proposte da SUMS è stata posta allo studio quella della “Valutazione Geriatrica Multidimensionale Domiciliare”, volta ad esaminare il paziente anziano nel suo ambiente domestico per inquadrare e curare le varie patologie in atto e individuare e definire, attraverso la valutazione di una serie di parametri (motorii, funzionali e cognitivi), un percorso terapeutico e assistenziale che tenda alla corretta riabilitazione e a mantenere il più a lungo possibile l’autosufficienza della persona.
Pertanto parlare di “una proposta della SUMS per offrire un servizio di geriatria domiciliare a pagamento” oppure dire che “che questo progetto mira a privatizzare una parte delle prestazioni sanitarie” è un pessimo esempio di distorsione politica strumentale della verità. Appunto perché, invece, ai referenti interni dell’ISS è già stato chiarito che la SUMS si farà invece carico di ogni aspetto economico per l’erogazione del servizio, qualora ovviamente si proceda alla realizzazione di quella che è ancora solo un’idea allo studio. La storia della SUMS ed il suo costante ruolo sociale (dalla sua costituzione del 1876, passando per la lunga presidenza di Pietro Franciosi) basterebbero a dimostrare che le accuse di queste ore sono quanto di più lontano dagli intendimenti statutari e operativi della SUMS. La SUMS è amareggiata per queste fughe di notizie (oltretutto informali) dall’ambito lavorativo e professionale di un reparto dell’ospedale, ma soprattutto si augura che il travisamento di queste notizie possa essere considerato solo un mero equivoco.
La SUMS, sicuramente già favorevole alla nascita della “SICUREZZA SOCIALE”, come lo furono tutti i partiti politici all’atto dell’approvazione unanime della legge istitutiva del 1955, invita tutte le forze politiche a considerare la Sanità e la Sicurezza Sociale un bene comune e come tale a non farne terreno di scontro politico ed ancor più a non coinvolgere questo sodalizio storico in polemiche inutili. Non solo ma SUMS è sempre a disposizione di chiunque abbia interesse, anche in futuro, a chiarire eventuali situazioni, prima ancora di utilizzare i canali della polemica sui media”.

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