Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino, proprietaria di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, ha smentito risolutamente di aver consegnato alcunché, nei suoi incontri, al pm Fabio Di Vizio, come era stato insinuato più o meno velatamente da alcuni mezzi di informazione sulla base della interpretazione dei verbali di detti incontri. Interpretazione ripresa, in qualche modo, da Unione per la Repubblica, che aveva sollecitato lo stesso Masi a riferire in merito al Consiglio Grande e Generale, da cui, a suo tempo, era stato eletto a detto incarico.
Masi lo ha fatto attraverso Smtv San Marino.
“Mi rendo come sempre disponibile. Se il Consiglio Grande e Generale riterrà opportuno convocarmi in
udienza, in una apposita commissione sono completamente a
disposizione per riferire, nel dettaglio, sulle scelte e i comportamenti della
banca e della fondazione. Dispiace, prosegue, che purtroppo continuino a
diffondersi dubbi, insinuazioni e sospetti, su comportamenti che sono stati
assolutamente lineari e tesi unicamente a difendere Cassa di Risparmio”.
Tito
Masi smentisce con forza le voci che si rincorrono sulla fuga di carte e di
informazioni verso la procura di Forlì. “Certamente questo non è
avvenuto ad opera della Fondazione e della Cassa. Io personalmente e come
me il Presidente Sibani, non abbiamo consegnato nemmeno un foglio di carta. Per
quanto ci riguarda la documentazione in possesso della Procura è
stata acquisita attraverso rogatoria internazionale (…) Non abbiamo mai rinunciato, conclude, a sostenere le ragioni della banca in
ogni occasione”.