Rassegna Stampa – In primo grado l’uomo era stato condannato a un anno e mezzo di prigionia e a 3 anni di interdizione
Una vicenda desolante che vede l’imputato non corrispondere alla moglie le somme previste per il mantenimento del figlio minore, lamentando difficoltà economiche ma, allo stesso tempo, giocando denaro presso la Giochi del Titano. In primo grado l’uomo era stato condannato a un anno e mezzo di prigionia e a 3 anni di interdizione, con la sospensione della pena, subordinata però all’adempimento degli obblighi di man- tenimento. Adempimento che non è stato onorato, ha detto l’avvocato di parte civile, Tania Ercolani, ieri in appello. Anche il Pf Roberto Cesarini, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado, rilevando a sua volta l’uso di somme di denaro per il gioco piuttosto che adempiere agli obblighi famigliari. L’avvocato difensore Nicola Ceccoli si è richiamato alle memorie difensive. Il giudice Brunelli si è riservato di decidere.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino