Nella Repubblica di San Marino i politici – contrariamente a quanto sta avvenendo in Italia dopo Mafia Capitale – sono decisi a continuare come sempre a proteggere il sottobosco inquinato di malavita, super utilizzato anche dalla corruzione pubblica italiana come ha dimostrato proprio Mafia Capitale.
L’indagine Conto Mazzini sta portando allo scoperto un fenomeno corruttivo per 800/1100 milioni che, rapportato agli abitanti, fa del nostro il paese più corrotto al mondo, confermando lo status già emerso nei rapporti con Greco.
Mentre l’Italia cerca di correre ai ripari con provvedimenti ad hoc, qui nulla di nulla nonostante siano finiti in galera due pezzi da novanta dei due maggiori partiti, si siano dimessi dei consiglieri ed un segretario di Stato.
I giudici sammarinesi hanno scritto di un sistema perverso in cui operano una serie di personaggi che, per dirla alla Don Ciotti, agiscono nella legalità per compiere illegalità.
La casta se ne sbatte.
La casta procede col condono fiscale (transitorio fiscale) per proteggere certi capitali e secreta definitivamente con una maggioranza bulgara i beneficiari effettivi di quei 200 milioni di euro serviti per sarcofagare certe banche, nonostante che in Consiglio qualcuno, fuori dal coro, abbia calato una denuncia terrificante.
Guarda il testo del provvedimento
‘colpo di spugna’ sui beneficiari effettivi (art. 52 aggiuntivo della
Finanziaria 2014, Bilancio previsione 2015).