Il governo della Repubblica di San Marino ha individuato un nuovo consulente per la conversione all’agricoltura biologica e l’attuazione del decreto delegato 22 settembre 2020 n. 155.
Tramite la delibera n. 28 del 12 ottobre scorso, il Congresso di Stato ha infatti disposto il “conferimento di un incarico di collaborazione professionale con il dott. Loris Casali per la conversione all’agricoltura biologica e l’attuazione del decreto delegato 22 settembre 2020 n. 155 (Recepimento della decisione del Comitato di Cooperazione Ue-San Marino n.1/2020 in materia di produzione, etichettatura e commercializzazione dei prodotti biologici)”. L’incarico ha durata annuale e prevende un compenso complessivo di 12.000 euro.
Il precedente governo, che aveva lanciato il progetto “San Marino Bio”, si era invece affidato a consulenti esterni, Antonio Borri e Carlo Bazzocchi, il cui contratto è stato poi stoppato dal neo insediato Segretario al Territorio Stefano Canti.
Una scelta duramente contestata dall’ex Segretario Augusto Michelotti e difesa dal suo sucessore che ha assicurato la volontà di portare avanti il progetto biologico.
Recentemente la Repubblica di San Marino, dopo un iter diplomatico durato tre anni, ha finalmente ottenuto il tanto sognato riconoscimento dall’Unione europea come Stato membro per l’agricoltura biologica: ciò significa che i prodotti bio “made in Titano” potranno essere esportati liberamente nei Paesi dell’Ue, senza più sottostare alle complesse procedure che ostacolavano il loro accesso a un mercato più vasto.
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