San Marino Oggi: Il presidente degli industriali, Colombini lamenta “poco coraggio” e chiede un “piano strategico” e una maggior internazionalizzazione
(…) In merito alla battuta di fermo subita dal paese per via della crisi, Colombini ha risposto a Fixing ipotizzando solo una leggera crescita per le aziende legate all’Italia, indicando invece all’estero situazioni molto più “dinamiche”. Proprio lì andrebbero cercati gli spunti per la ripresa. La priorità delle aziende sammarinesi dovrebbe essere quella dell’export, ha ricordato Colombini, e quindi, a maggior ragione, si dovrebbe guardare oltre l’Italia e non limitarsi. Politicamente parlando ha poi lamentato un “profondo ritardo in tutta una serie di priorità”, alcune addirittura nemmeno prese ancora in considerazione dalla politica che nel 2013 ha attuato un programma risultato da subito molto ambizioso, con l’attuazione di una riforma tributaria che ha impiegato “oltre due anni di gestazione”. Sul tema riguardante il tavolo dello sviluppo, Colombini ha ribadito la condivisione della linea ma non nel metodo, con un dialogo troppo unilaterale e non capace di dirigere gli input per la crescita che scaturiscono dal mondo economico. Mancherebbe quindi la visione in prospettiva e un piano strategico. Sulla legge per lo Sviluppo viene invece sottolineata la permanenza di una “asticella” ancora troppo elevata, che scoraggerebbe gli investimenti in Repubblica. (…)
